JESI – È considerato il saldo dei saldi, perché sancisce la fine del periodo dei saldi invernali facendo posto ufficialmente ai colori, alle tendenze e alle novità delle collezioni primavera/estate, ma anche perché spesso all’ottima percentuale di sconto si aggiunge un ulteriore 10 o 20 per cento che male non fa! È “Lo Sbaracco”, tradizionale manifestazione di JesiCentro-Centro commerciale naturale che richiama solitamente tantissimi affezionati dello shopping e dello sconto last-minute. A differenza degli anni scorsi, non sarà allestito uno stand davanti al negozio corrispondente, per via soprattutto del cantiere che ancora staziona lungo corso Matteotti, ma anche per ragioni di carattere sanitario: per evitare insomma assembramenti che si formano sempre davanti agli stand (specie quelli più convenienti) meglio gestire l’iniziativa in forma più ordinata.
Ciascuna attività commerciale aderente all’iniziativa espone un totem con il logo tipico dell’iniziativa – “Sbaracco-il saldo dei saldi” -, per indicare il fuoritutto, e il cliente trova nel negozio, magari in uno spazio dedicato, tutta la merce in saldo. «Siamo anche partiti in anticipo rispetto allo scorso anno – ci racconta Perla Giardinieri del negozio d’abbigliamento “Perla & Co.” – soprattutto per via del maltempo che dovrebbe arrivare proprio sabato e domenica. Con questo anticipo sta andando bene, c’è movimento di persone e di shopping. Sebbene i saldi quest’anno, per una serie di motivi soprattutto legati alla pandemia, siano stati più sottotono rispetto agli anni passati. Sono partiti lentamente e in modo pacato, poi nelle ultime settimane le cose sono andate discretamente… quindi incrociamo le dita per il weekend».
Lo Sbaracco, partito giovedì, terminerà domenica, rispettando gli orari di apertura delle singole attività commerciali. Una carezza al portafogli ma anche all’umore degli acquirenti. «È stato un inizio di saldi morbido – conferma Ilenia Milella di “IdeaDonna” – anche per lo Sbaracco abbastanza tiepido, confidiamo nel weekend. A dare una sferzata in negativo ai saldi purtroppo ha contribuito anche il prolungarsi del cantiere in corso Matteotti: davanti al nostro negozio ruspe e lavori sono rimasti dall’estate fino a novembre e certo non invitavano la gente a entrare, oscurando anche parzialmente la vetrina. Ha creato un disagio? Sì. Ha frenato lo shopping? Può essere. Ma almeno quest’anno tutti noi commercianti di Jesi Centro, insieme al Comune e alla Fondazione Pergolesi Spontini, abbiamo fatto un ottimo lavoro con le luminarie che hanno abbellito il centro facendo, almeno quelle, da richiamo!».
C’è movimento, quindi serve un nuovo paio di scarpe: l’ottimismo corre veloce alla boutique della calzatura “Felcini” in piazza della Repubblica, dove la storica commessa Sabina Mengoni fiera di aderire a “Sbaracco” ha allestito la merce in negozio proprio in base al numero. «È un modo di allestire che facciamo solo durante il saldo, così il cliente non impazzisce a cercare il suo numero se s’innamora di un particolare modello – spiega –: è tutto esposto e va in base al numero. Nei primi due giorni di Sbaracco c’è stato movimento, si è dovuto iniziare prima per via del meteo che preannuncia un weekend di pioggia. Speriamo di no, in ogni modo con l’iniziativa all’interno dei singoli negozi i più affezionati possono lo stesso venire e fare shopping. È una manifestazione che solitamente funziona, speriamo in questa visto l’andamento dei saldi invernali… il bilancio è certamente peggiore degli anni scorsi, perché iniziando dopo Natale hanno coinciso col picco di contagi, con le quarantene, con lo smart working e la non-voglia di uscire, cambiarsi, comprare. Incrociamo le dita insomma».