JESI – «L’Amministrazione comunale segue con particolare attenzione la questione in oggetto e, come già anticipato, si rende disponibile a provare a trovare un giusto compromesso». Così il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, dopo la pronuncia del Tar in merito alla vicenda del recupero delle ex Giuseppine stoppato dalla Soprintendenza, e che coinvolge la chiesa di San Nicolò. «L’Amministrazione comunale ha già avuto – dice Fiordelmondo – un primo contatto con la parte ricorrente, a stretto giro di posta chiederà un incontro anche con i Carmelitani. L’obiettivo è che si possa trovare un accordo sulla base delle soluzioni attualmente allo studio».
Dal canto loro, i Carmelitani proprietari di San Nicolò commentano: «I Carmelitani di Jesi prendono atto con profonda soddisfazione dell’ordinanza del T.A.R. delle Marche, che respinge la richiesta del Condominio Pergolesi di sospensiva del provvedimento della Soprintendenza delle Marche. Un ringraziamento sentito ai propri legali per l’opera competente e disinteressata resa a favore di questo Ordine ed a tutela della Chiesa di San Nicolò, monumento nazionale. Si augurano che, come auspicato anche dal provvedimento del Tribunale, si possa giungere ad una conclusione della vertenza nei termini previsti dalla Soprintendenza senza altra difficoltà».
E l’avvocato Marcello Pentericci, dello studio che, in collaborazione con quello dell’avvocato Antonio Mastri, assiste nella vicenda i Carmelitani, dice: «Ogni soluzione non può che basarsi sull’accettazione di quanto disposto dalla Soprintendenza: San Nicolò e Giuseppine vanno distanziati come previsto dalle norme. Inoltre, è urgente la messa in sicurezza di San Nicolò, dato che piove all’interno».