A San Vittore di Genga, perla della Gola di Frasassi e fiore all’occhiello del turismo delle Marche, si respira un’aria di forte preoccupazione. A seguito delle crescenti inquietudini, i cittadini hanno richiesto a gran voce un incontro con il sindaco Marco Filipponi, che ieri sera, alle 21:15, presso la Casa Parrocchiale ex asilo, ha incontrato la cittadinanza con la giunta al completo per rispondere alle loro domande. La causa principale delle tensioni? I lavori per il raddoppio ferroviario pianificato da Ferrovie dello Stato (FFSS) che nel tratto di San Vittore, con il tratto di Genga Stazione, interesseranno tutta la vallata, nella zona Frasassi-Parco Naturale Regionale.
Un progetto controverso e una cittadinanza in allarme
I lavori, che dovrebbero concludersi sulla carta entro giugno 2026, trasformeranno radicalmente l’area con cantieri, mezzi pesanti, scavi e rimozione delle bancarelle. Gli impatti sul turismo e sulla ricettività, che rappresentano la linfa vitale dell’economia locale, sono evidenti e sollevano molte domande tra i residenti e gli operatori.
Emerge inoltre che nei prossimi due o tre anni di lavori non saranno disponibili strutture adeguate per accogliere i circa 300.000 turisti che ogni anno visitano le Grotte di Frasassi. Le storiche bancarelle sono state espropriate e hanno ricevuto l’ordine di sfratto senza alcuna prospettiva per il futuro, un “arrivederci” che sa di abbandono, senza nemmeno un ringraziamento. Nel frattempo, la biglietteria è stata già trasferita in un container provvisorio davanti all’ex ristorante “Da Francesco”, recentemente acquistato dal Consorzio Frasassi, una perdita significativa non solo per Genga e il suo hinterland, ma anche per l’intero entroterra montano. Tuttavia, nessuna comunicazione è stata fornita sulla destinazione dell’immobile.
Parcheggi, cantieri e impatti sul turismo
Uno dei nodi principali riguarda la gestione dei parcheggi, ridistribuiti tra la nuova biglietteria, la cuna e Genga Stazione, per un totale di 650 posti. Tuttavia, il progetto prevede soluzioni temporanee, come il parcheggio a Genga Stazione, che hanno suscitato critiche. Marcella Morettini, presidente del Comitato Difesa del Territorio, ha chiesto se davvero fosse necessario invadere un’area verde destinata al relax per bambini, proponendo alternative più rispettose dell’ambiente.
Compensazioni insufficienti?
Altri dubbi riguardano le opere di compensazione previste per mitigare i disagi. Il sindaco ha menzionato un fondo di 1.550.000 euro e la creazione di una nuova area commerciale nella cuna, con 20 spazi dedicati, oltre a un progetto per un mercatale nell’area Lago Fossi. Quest’ultima soluzione, però, è considerata poco utile: troppo lontana dalle attrattive principali, rischia di risultare un investimento privo di reale beneficio per i commercianti.
Impatto ambientale e viabilità: un dialogo incompleto
Non meno importanti sono le preoccupazioni legate all’impatto ambientale e alla viabilità. Se da un lato l’ente Parco sembra aver partecipato al dibattito solo marginalmente, dall’altro il sindaco ha garantito la preservazione della pista ciclopedonale e il rispetto delle normative. Ma i cittadini restano scettici, lamentando risposte tecniche spesso incomprensibili e un’apparente mancanza di visione per il futuro.
Un futuro incerto per la perla della Gola di Frasassi
Mentre il cantiere avanza, l’incertezza regna sovrana. Le Grotte di Frasassi, che ogni anno attirano migliaia di turisti, rischiano di subire un duro colpo, con ripercussioni non solo economiche ma anche sociali e ambientali. La speranza è che le istituzioni sappiano trovare soluzioni condivise e sostenibili, ascoltando le istanze di una comunità che non vuole veder sfiorire il proprio tesoro.
La domanda, però, resta: a quale costo si sta progettando il futuro di San Vittore?