JESI – Una poesia per ricordare Sandro Paradisi. A dedicargliela, gli amici di una vita Tonino Dominici e Giuliano De Minicis, con lui nella fondazione Succisa Virescit, l’organismo fortemente voluto dal compianto imprenditore jesino che «incoraggia, sostiene e realizza iniziative che mirano a favorire il pieno sviluppo della persona nelle sue espressioni, in ambito economico, sociale, artistico e scientifico, valorizzando e promuovendo la cultura della solidarietà e della responsabilità sociale e sviluppando la pratica del dono».
Si susseguono, intanto, i messaggi di cordoglio di quanti lo conoscevano e hanno avuto la fortuna di lavorarci. Era un imprenditore illuminato, di quelli che collaborano con dipendenti e sindacati nello sviluppo d’impresa. Era anche un visionario, vedeva prima degli altri cosa sarebbe successo poco dopo.
Ciò che è accaduto all’interno della sua azienda è emblematico. Anno 2008, crolla il distretto fabrianese. Paradisi calcola rapidamente la perdita potenziale di fatturato. Ipotizza un 20%. Ma è troppo ottimista. Il conto economico è impietoso: – 35%. Che fare? Attendere sottocoperta la fine del temporale e intanto licenziare? Mettere al sicuro il patrimonio personale? In molti, probabilmente, si sarebbero mossi in questo modo. Ma non il ciclista Paradisi, che ha deciso invece di fronteggiare l’impervia “salita” e investire. Su tre cose: macchinari, organizzazione interna e soprattutto persone. Zero ore di cassa integrazione, nessuna richiesta di ammortizzatori sociali. Solo tanta, tantissima, formazione. Ed è passato da maniglie e pomelli degli elettrodomestici a iniettori e valvole del settore automotive.
Sandro verrà ricordato oggi, nella chiesa Regina della Pace, alle ore 15, con la celebrazione dei funerali. E questa è la poesia dedicatagli dalla fondazione Succisa Virescit.
In ricordo di Sandro Paradisi
Che diremo all’amico che dorme?
La parola più tenue ci sale alle labbra
dalla pena più atroce.
E non c’è tempo per comprendere,
tempo per sperare, tempo per accettare il silenzio.
Parleremo allora alla notte che fiata sommessa
di un uomo giusto, buono e lieve come un arcobaleno.
Parleremo di sorrisi, ironie, sguardi
che incontreremo ancora nei nostri ricordi più preziosi.
Parleremo di attenzioni e gesti silenziosi
donati per alleviare altrui fatiche e sofferenze.
Parleremo di una mitezza elevata a virtù contagiosa.
Parleremo di uno sguardo limpido e vero, curioso
rivolto continuamente al nuovo, ai percorsi mai battuti.
Parleremo di coraggio e tenacia,
sfida permanente alle difficoltà del quotidiano.
Parleremo di umiltà e saggezza,
consapevolezza e conoscenza.
Parleremo di amicizia leale e generosa,
di disponibilità e altruismo.
Parleremo di tenerezza e soavità,
di vicinanza e nobiltà d’animo.
Parleremo di radici recise che ricrescono nella condivisione, nella solidarietà appassionata e vera.
Parleremo del nostro cuore spezzato per sempre
di nostalgia.
Parleremo di te, parleremo di Sandro
senza altro parlare…
Giuliano, Tonino e gli amici della Fondazione Succisa Virescit
E proprio l’amico Toni(no) Dominici, scrive queste parole per l’amico
“A Sandro
Silenzio.
Arrivavi in silenzio, ascoltavi in silenzio, stavi in mezzo a noi in silenzio sia che partecipassi ad un consiglio di amministrazione, ad una cena o in un viaggio….
Con la tua silenziosa presenza riempivi i nostri cuori, le nostre coscienze, le nostre menti…..
Si, perché tu eri un uomo dai profondi valori, ricco d’amore e di sentimento sincero; ti sei donato a noi con umiltà e passione, in silenzio , quasi avessi paura di disturbare…
Quando mi (ci) chiamavi chiedevi sempre il permesso, “Toni, ti disturbo, posso ?” dicevi con quella tua voce morbida…..sapessi quanto ci faceva piacere sentire la tua voce, le tue parole…
Si, perché i tuoi consigli, le tue idee erano meravigliosi, erano profondi, erano di conforto per risolvere qualsiasi problema o per approvare qualsiasi progetto….
Consigliere di “vita”, ideale compagno di viaggio, amico leale, sincero….
Ora sei passato dall’altra parte…è come se ti fossi nascosto nella stanza accanto!
Noi siamo sempre noi e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi pensaci!
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto….è la stessa di prima.
Non siamo lontani, Sandro, siamo solo dall’altra parte, proprio qui dietro l’angolo.
Rassicuriamoci, va tutto bene.
Grazie Sandro per averci lasciato la bellezza del Silenzio,…un Silenzio Assordante”.