Jesi-Fabriano

Sanità, un dossier con tutte le criticità dell’Area Vasta 2

Il documento, redatto dai delegati di Cgil, Cisl e Uil, ha richiesto tre anni di lavoro. Quasi mille lavoratori ascoltati. Sollecitato un incontro urgente con l'Asur Marche

L'ospedale Carlo Urbani di Jesi
L'ospedale Carlo Urbani di Jesi

JESI – Carenze di organico aggravate dai pensionamenti, strutture da adeguare, barriere architettoniche. Sono solo alcune delle problematiche che i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza dell’Area Vasta 2 hanno messo nero su bianco in un dossier inviato alla direzione generale dell’Asur Marche. I delegati di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente per approfondire criticità e problematiche al fine di migliorare l’organizzazione complessiva di reparti e servizi e, di conseguenza, erogare prestazioni migliori all’utenza. Suggerita inoltre l’istituzione di un centro d’ascolto per i dipendenti dell’azienda sanitaria territoriale.

Francesco Freddi, Valentino Tesei e Gianluca Gentilucci, i lavoratori designati dalle organizzazioni sindacali e incardinati nell’organizzazione aziendale della sicurezza in ottemperanza alla normativa di riferimento (T.U. 81/2008), hanno già provveduto a inoltrare quanto raccolto in tre anni di colloqui, monitoraggi e verifiche. Ascoltati 942 dipendenti di strutture amministrative e sanitarie dell’Area Vasta 2. Nel dettaglio, il pronto soccorso di Jesi, Fabriano, Senigallia e i rispettivi 118, i Centri di Prenotazione Unica (Cup) di Jesi, Moie, Cupramontana e Filottrano, l’ex Murri e il magazzino sanitario di via Guerri a Jesi, gli uffici del personale a Senigallia, il Sert a Fabriano, le residenze sanitarie assistite di Cupramontana, Filottrano e Sassoferrato, la Centrale di Sterilizzazione, il Servizio Cucina e il Trattamento rifiuti ospedalieri di Fabriano, nonché la Neurologia e il Centro Trasfusionale di Jesi.

Sono state inoltre fatte valutazioni tematiche specifiche sul dipartimento di prevenzione, sulla gestione parchi auto, sui sistemi antincendio, primo soccorso e sulla formazione aziendale, sulla tutela dei dipendenti. Svolto poi uno studio approfondito sullo stress lavoro correlato (Slc) a cui è sottoposto ogni dipendente, chiedendo a tale proposito l’istituzione di un centro d’ascolto per dare la possibilità agli stessi lavoratori di esplicitare apertamente le difficoltà.

La salute e la sicurezza dei lavoratori, del resto, impattano notevolmente sui servizi erogati ai cittadini. Così come la loro organizzazione, tanto più in un momento in cui le risorse umane sono sottodimensionate rispetto alle reali esigenze. L’SLC diventa pertanto un indicatore privilegiato per valutare l’efficenza della stessa azienda, nonché per quantificare il rischio per la salute dei dipendenti. Ecco perché i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza dell’Area Vasta 2 hanno sollecitato l’incontro urgente con la direzione Asur Marche. Il dossier è stato spedito lo scorso 18 aprile e si è in attesa di risposta.