Jesi-Fabriano

Sanità, pronto soccorso di Jesi, Fabriano e Senigallia nel mirino. L’Ast a difesa: «Intollerabili i ripetuti attacchi per attirare l’attenzione»

«Certe “spettacolarizzazioni” rischiano di alimentare comportamenti aggressivi, sempre più frequentemente, ai danni degli operatori sanitari. La prova dell’intensità del compito è confermata dalla difficoltà di reperire personale»

Ospedale Carlo Urbani

ANCONA – «La Direzione Strategica dell’AST AN desidera ringraziare tutti gli operatori del Pronto Soccorso di Jesi, Fabriano e Senigallia per la grande dedizione con la quale svolgono il proprio lavoro in un settore sottoposto a continue ed estenuanti pressioni». Così, con una nota firmata dai direttori generale Giovanni Stroppa, sanitario Benedetta Raffaella Ruggeri, amministrativo Sonia Piercamilli e socio-sanitario Massimo Mazzieri, il vertice della sanità territoriale.

L'ospedale "Principe di Piemonte", a Senigallia
L’ospedale “Principe di Piemonte”, a Senigallia

«La prova dell’intensità del compito – afferma la nota – è confermata dalla difficoltà di reperire personale per il PS e la Medicina d’Urgenza: non è allettante per i giovani medici ritrovarsi faccia a faccia con l’emergenza, l’afflusso costante e, a volte massiccio, di pazienti che accedono al PS per motivi diversi e variegati, con la responsabilità di intervenire su casi in cui l’inquadramento diagnostico è spesso complicato dalla coesistenza di più patologie concomitanti. Il personale dei nostri PS affronta con passione le sfide quotidiane e mette in campo, oltre alla professionalità e alla competenza, anche l’amorevolezza del “prendersi cura”, dell’instaurare con i pazienti un rapporto tale da farli sentire al sicuro e in buone mani».

«Eppure – sono diventati ormai troppi ed intollerabili i ripetuti attacchi sferrati nei confronti dei nostri colleghi a volte in maniera del tutto strumentale solo per attirare l’attenzione sui media, sui social, e non solo. Inoltre, certe “spettacolarizzazioni” rischiano di alimentare comportamenti aggressivi che, sempre più frequentemente, si slatentizzano ai danni degli operatori sanitari. Come Direzione Strategica abbiamo il dovere, istituzionale e professionale, di vigilare sulle attività sanitarie e di potenziare, ove necessario, i servizi che sono in sofferenza, dal punto di vista dell’organico e delle attrezzature sanitarie. Per questo, dal mese di gennaio scorso, sono stati banditi concorsi e pubblicati avvisi per le figure professionali necessarie e sono stati assunti medici, farmacisti, veterinari, psicologi, infermieri, ostetriche, assistenti sanitari, tecnici, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, logopedisti, audiometristi, per un totale di 140 unità. E le azioni di reclutamento del personale continuano: stiamo provvedendo alla stesura di un nuovo bando per avviso per incarichi TD e alla pubblicazione di un nuovo bando per concorso per titoli ed esami per medici specialisti /specializzandi per i PRONTI SOCCORSO dell’AST AN. I compiti della Direzione Strategica non si esauriscono qui: nostro dovere morale è quello di fornire il massimo sostegno ai nostri professionisti e proteggerli da accuse ingiustificate e strumentali, perché anche queste si configurano come atti di violenza contro gli operatori sanitari che compromettono la qualità delle cure e mettono a rischio l’offerta sanitaria».

«I nostri più sentiti ringraziamenti si estendono a tutti i dipendenti dell’AST di Ancona, dall’area ospedaliera a quella territoriale e della prevenzione, all’area amministrativa, a chi dipendente non è ma contribuisce, con il proprio lavoro, a fare “buona sanità”, ai medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti convenzionati, le associazioni sindacali e quelle di volontariato».

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