SASSOFERRATO – Si è svolta questo pomeriggio l’udienza di convalida dell’arresto di Davide Sebastianelli, il 55enne metalmeccanico di Sassoferrato arrestato per tentato omicidio aggravato dal vincolo di parentela e porto abusivo di armi atte ad offendere, il coltello. L’uomo era assistito dal legale Marina Quadrini e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il Gip, Sonia Piermartini, si è riservata la decisione che dovrebbe giungere nelle prossime ore. Sebastianelli è stato tratto in arresto il 6 maggio scorso dopo aver accoltellato, 3 fendenti, la moglie 50enne, Patrizia Ceccolini, dalla quale si stava separando. Quest’ultima è ricoverata in Rianimazione all’ospedale Torrette di Ancona, le sue condizioni permangono gravi e la prognosi è riservata.
I fatti
Da quanto si apprende, la 50enne si era già rivolta ai carabinieri per segnalare le numerose liti e i comportamenti del marito ritenuti aggressivi, ma senza formalizzare una denuncia. Non vivevano da tempo più insieme, ma lunedì scorso intorno alle 13, il 55enne ha raggiunto la donna in via Bramante a Sassoferrato. Una lite scoppiata all’interno della Renault Clio, posta sotto sequestro dal Pm della Procura presso il Tribunale di Ancona, Paolo Gubinelli, insieme al coltello. Coltello da cucina che l’uomo aveva portato con sé e che ha utilizzato per colpire la donna con tre fendenti che l’hanno raggiunta a un fianco e alla schiena. Le urla di Patrizia hanno attirato l’attenzione di un vicino di casa che l’ha subito soccorsa. Mentre, Sebastianelli ha provato una fuga, subito fermato da una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Sassoferrato. Portato in caserma a Fabriano si è proceduto all’arresto e, dopo poche ore, al trasferimento nel carcere di Montacuto. La donna, invece, dopo essere stata stabilizzata sul posto, con l’eliambulanza è stata trasportata all’ospedale Torrette di Ancona. Sottoposta a un delicato intervento chirurgico per i politraumi e le conseguenti emorragie interne dovute alle tre coltellate. Quindi, la degenza in Rianimazione in prognosi riservata. Permangono le «gravi condizioni cliniche» e si conferma la «prognosi riservata», si legge nel bollettino odierno diffuso dall’azienda ospedaliero-universitaria delle Marche.