JESI – Ponte San Carlo, forse ci siamo. Entro dicembre, dovrebbe essere siglata la convenzione con la Regione per ottenere l’ultimo milione e mezzo di euro e avviare le pratiche per il gravoso appalto di demolizione e ricostruzione. Nulla da fare, invece, per il viadotto provvisorio per agevolare i residenti di Minonna: non è fattibile.
«Stiamo sollecitando la regione da un anno e mezzo. Le somme che ci sono state garantite avevano bisogno di essere svincolate dal Ministero delle Infrastrutture – dice l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Renzi -. Ci hanno di recente comunicato che le risorse restanti sono state sbloccate, quindi potremo procedere con l’appalto dei lavori».
Relativamente alla proposta dei cittadini di Minonna, vale a dire l’installazione di un viadotto provvisorio durante il periodo di cantiere (circa 1 anno e mezzo), l’assessore Renzi ha spiegato che non è realizzabile: «Mi sono confrontato con il Genio Militare, mi hanno spiegato che possono coprire 50, 60 metri. Noi siamo sui 200 metri. L’operazione, pertanto, non è fattibile».
Otto milioni e 80 mila euro: nell’atto con cui la Giunta ha approvato l’aggiornamento del progetto definitivo è stato messo nero su bianco quello che sarà il costo del nuovo ponte San Carlo, dopo l’ulteriore incremento figlio dell’aumento del costo delle materie prime e del conseguente aggiornamento del prezziario regionale per le opere pubbliche. Partecipano alla spesa la Regione, il Comune, la Provincia di Ancona e Viva servizi.
Relativamente al ponte di San Giuseppe sul torrente Granita, invece, l’amministrazione sta valutando la tipologia di intervento per quantificare i costi, oltre a ragionare su di un cambio di viabilità della zona per dare ulteriori possibilità di attraversamento del quartiere.