CUPRAMONTANA – Mariya Iskra potrebbe aver preso il treno alla stazione di Jesi. E da lì aver fatto perdere le sue tracce.
L’ipotesi investigativa al vaglio dei Carabinieri, che stanno acquisendo le relative immagini registrate dall’impianto di video sorveglianza della struttura, prende in esame l’arco di tempo che va dalle 17 di domenica 8 ottobre, giorno della scomparsa della 19enne, alle 24 ore successive del lunedì.
«Stiamo cercando anche in questa direzione – dice il maresciallo Luca Martarelli, comandante della Stazione di Cupramontana – perché potrebbe essersi allontanata proprio da quello scalo ferroviario. Già intorno alle 17 poteva essere a Jesi e da lì magari aver preso un treno non solo verso Roma ma anche diretto a Falconara. Controlleremo anche lì».
Basta spulciare gli orari e si vede che per Ancona ci sono diversi treni a tutte le ore. Di meno per Roma.
Telecamere di video sorveglianza sono presenti anche lungo viale Trieste e nel sottopasso che porta al parcheggio situato alle spalle della stazione.
I presunti avvistamenti non hanno dato esito, soprattutto quello di Moie, ma ci sarebbe anche chi avrebbe visto Mariya ad Arcevia.
Le ricerche a Cupramontana e dintorni erano state interrotte ieri, intorno alle 17, – e non sono più riprese – quando un cane molecolare che aveva fiutato una traccia, si era poi fermato all’altezza dell’incrocio tra via Ridolfi e via Leopardi, contrada Fonte della Carta.
In quel tratto c’è stato l’unico avvistamento certo. La ragazza dopo essere uscita di casa, intorno alle 16, da via Bovio si sarebbe diretta in via Spontini, quindi via Ridolfi dove c’era il Luna Park, che è sempre presente nel periodo della Festa dell’Uva – ieri tutte le strutture sono state smontate – e via Leopardi, appunto, all’angolo con il Consorzio Agrario.
Da qui in poi non si sa più nulla. Se non che tutto porta a concludere che sarebbe salita a bordo di un automezzo. Resta da vedere se di sua spontanea volontà o meno.