Jesi-Fabriano

Scritta del Duce in Comune, la scuola contro l’amministrazione di Jesi

Durissimo attacco del dirigente dell'Istituto Federico II nei confronti dell'esecutivo guidato dal sindaco Massimo Bacci per la vicenda della frase di Mussolini all'Anagrafe

La sede dell'Istituto Comprensivo Statale Federico II in piazzale San Savino a Jesi

JESI – Scritta del Duce all’Anagrafe, si scaldano i toni. Durissimo, e inaspettato, lo sfogo del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Federico II, Massimo Fabrizi. Nei giorni scorsi, la consigliera comunale Chiara Cercaci ha chiesto di salvaguardare l’incisione a firma Benito Mussolini comparsa sotto l’intonaco di un locale degli uffici demografici. Il vicesindaco Luca Butini ha concordato su tale esigenza, precisando di aver chiesto un parere alla Soprintendenza in proposito. Totalmente contraria l’Anpi (Associazione Partigiani d’Italia).

«A Jesi – afferma il dirigente Fabrizi – spostiamo monumenti e salviamo proclami mussoliniani, che incarnano le farneticazioni di un periodo storico dittatoriale che ha portato devastazione e morte. Si chiede ora alla Sovrintendenza di salvare i rigurgiti della dittatura. E chi lo fa, con tutto il rispetto possibile, fa altro, ma veramente altro dal tramandare la memoria e dal conservare la storia dei popoli e delle generazioni. E invece, di fronte alle richieste di rendere visibile un mosaico di epoca romana che sta sotto ai piedi degli alunni del Federico II, un mosaico che è lì sotto dal 1974 (ma in realtà da un paio di millenni prima) e per il quale basterebbe un po’ di illuminazione ed una apertura di una entrata secondaria, nessuno risponde. Le autorità locali tacciono… Basterebbe veramente poco. Ma non c’è tempo né volontà per questo. O forse accadrà un domani. Dopo che avremo riportato alla luce dell’Istituto Luce tutti i proclami di Benito… L’umanità è veramente masochista…».

In città si è aperto un dibattito molto articolato, fra quanti credono che la storia vada salvaguardata a prescindere e altri convinti che tale scritta debba essere coperta.