JESI – La scuola Garibaldi di Jesi diventa “Scuola amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti“. La struttura jesina è l’unica in città ad aver aderito al protocollo triennale tra Miur e Unicef Italia volto a promuovere tutte le iniziative rivolte al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.
Soddisfatto il dirigente scolastico Massimo Fabrizi: «Si celebra quest’anno il 25esimo anniversario dell’adozione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – spiega – Il 5 dicembre prossimo inizieranno i corsi di formazione per i docenti e alla fine dell’anno scolastico faremo una festa, recita e spettacolo alla palestra Carbonari per salutare studenti e genitori e confermare questo nuovo impegno con l’Unicef». I docenti della scuola hanno deciso che la festa per gli studenti non si farà a Natale ma a giugno in modo da celebrare tutti insieme questo riconoscimento.
Il personale scolastico, unitamente alla referente Unicef provinciale Mirella Mazzarini e alla referente regionale del progetto Paola Guidi, hanno lavorato affinché la scuola che si trova nel cuore del quartiere San Giuseppe ottenesse il riconoscimento. In tutta Italia sono state negli anni sempre molto numerose le adesioni delle istituzioni scolastiche al progetto “Scuola amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”, per questo tra Miur e Unicef Italia è stato rinnovato l’accordo. In concreto nella scuola jesina saranno promosse azioni sinergiche per diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, operando per la piena attuazione del principio di non discriminazione e la promozione dell’educazione digitale attiva per un uso consapevole delle nuove tecnologie e dei social.
L’Unicef Italia dal 2010, in collaborazione con il Miur, promuove il progetto “Scuola amica” coinvolgendo oltre 1200 scuole di ogni ordine e grado: sono coinvolti dirigenti scolastici, docenti e alunni per un percorso finalizzato alla promozione della conoscenza e all’attuazione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, proponendo alle scuole attività per migliorare le pratiche di accoglienza e la qualità delle relazioni, favorire l’inclusione delle diversità, promuovere la partecipazione attiva degli alunni. Nel progetto rientra anche la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, ambiti in cui la scuola Mazzini è già attiva.