JESI – «Il pronunciamento del Consiglio di Stato sulla scuola Lorenzini è fissato per il prossimo 4 giugno e, per ora, non è stato posticipato. Speriamo sia così perché, a quel punto, potremmo essere pronti per partire in maniera rapida con la realizzazione della nuova scuola». Così il sindaco di Jesi Massimo Bacci, reduce dal punto fatto di recente con gli uffici sulla situazione dei lavori pubblici in città anche alla luce del blocco per l’emergenza Coronavirus.
«Per la Lorenzini – ricorda Bacci – siamo invece tenuti fermi da un ricorso alla giustizia amministrativa avanzato dalla seconda classificata al bando. Vicenda ormai prossima alla conclusione, dato che siamo arrivati davanti al Consiglio di Stato. Per ora la data del 4 giugno è rimasta tale. Temiamo l’eventualità di un posticipo dato che dopo il pronunciamento saremmo potenzialmente già in grado di affidare alla ditta il cantiere per l’avvio dei lavori. D’altro canto, l’appalto era stato sostanzialmente già assegnato mesi fa.».
Era però a quel punto sorta la contesa intorno alla interpretazione delle norme dello Sblocca cantieri. E di qui la questione sollevata prima al Tar e ora arrivata al grado successivo.
Per la nuova scuola è stata individuata una zona differente da quella dell’originaria, oggi demolita, in viale Verdi: un’area di proprietà comunale in via Schweitzer. In ballo un progetto da poco meno di 4 milioni, a copertura dei quali l’amministrazione comunale ha contratto un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti ma che conta anche su un finanziamento ministeriale di 1,7 milioni.
Occorreranno tre anni, dall’inizio dei lavori, per vedere completato l’istituto. La nuova scuola, hanno spiegato i progettisti, sarà composta da quattro corpi e ospiterà su due piani 15 aule normali- 5 sezioni per 420 alunni – e aule speciali come laboratori e biblioteca. Quindi la palestra, sul retro, prefabbricata in cemento armato, con spogliatoi, servizi, area di pronto soccorso e fruibile anche in orari extrascolastici per altri utenti, tanto che l’accesso del pubblico è esterno. Previsto anche un atrio-agorà, collegato con l’esterno da una vetrata schermata a tutta altezza, con ante apribili, che si affaccia su porticato e piazzale. All’interno una scalinata che confluisce su una platea, dove sedersi o partecipare ad attività ricreative. Sul progetto il Comune ha cambiato strada in corsa e, dopo aver atteso a lungo i tempi di un bando Inail per il finanziamento, ha infine deciso di proseguire in proprio, una volta che le norme hanno permesso di tornare a contrarre mutui.
Dal 2014 l’attività della scuola media Lorenzini si è trasferita in via temporanea negli spazi dell’ex Seminario di via Lorenzo Lotto.