Jesi-Fabriano

«Vivremo in eterno in quella parte di noi donata agli altri»: così Sergio Tapia Radic resta nel cuore dei cittadini di Brezzo di Bedero

Il sindaco di Brezzo di Bedero (Varese) Daniele Boldrini ricorda con commozione lo scultore cileno che aveva scelto le Marche tra Ripatransone e San Marcello, scomparso pochi giorni fa

JESI – «Noi vivremo in eterno in quella parte di noi che abbiamo donato agli altri». Con la frase del presidente del Cile Salvador Allende, viene ricordato il maestro Sergio Tapia Radic, scultore e filosofo cileno, morto qualche giorno fa a 86 anni. A tracciare con commozione e gratitudine il suo profilo e la sua generosa attenzione verso le persone, è il sindaco Daniele Boldrini del Comune di Brezzo di Bedero, in provincia di Varese, dove ha abitato il Maestro Tapia Radic dal 1998 al 2003. «Ero Sindaco (dal 2001) anche quando Sergio e la moglie Loredana vivevano a Brezzo di Bedero – scrive il primo cittadino – Sergio Tapia Radic era un grande artista con frequentazioni con il mondo della cultura internazionale, autore di numerose sculture presenti in America e in Europa».

Nasce in Cile nel 1938, a quattordici anni realizza la sua prima scultura, una deposizione del Cristo. Nella sua formazione lavora con artisti di fama mondiale, tra cui uno scultore italiano, Antonio Corsi Maldini, che insegna alla Scuola di Arti Applicate dell’Università del Cile in Santiago. Diventa assistente alla cattedra di scultura presso la stessa Università, dove insegna per diversi anni («ho scoperto che insegnare era il miglior modo di imparare», diceva). All’età di ventinove anni si trasferisce in Italia, affascinato dall’arte italiana e da Michelangelo in particolare. Lavora in Valle D’Aosta, realizzando sculture di animali in una fabbrica di legno, e poi a Varese, in una fabbrica di ceramica. Si fa presto conoscere ed apprezzare per le sue opere, con numerose mostre in tante città. «Dal mese di dicembre 1998 a novembre 2003 Sergio ha vissuto, insieme alla moglie Loredana Todeschini, a Brezzo di Bedero – ricorda il sindaco – in questo breve periodo Sergio Tapia Radic ha fornito un contributo importante alle iniziative culturali del Comune, in particolare in occasione del centenario della nascita del pianista svizzero Paul Baumgartner, realizzando una scultura del Maestro, presente all’interno del Centro culturale Casa Paolo, l’abitazione donata da Baumgartner alla Comunità di Brezzo di Bedero. Dopo Brezzo di Bedero si trasferiscono nelle Marche.

Anche a Luino, in via Cairoli, è presente una scultura di Sergio Tapia Radic, realizzata in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario delle Sezione comunale dell’Avis, nel 1999. Una copia dell’opera si trova nei locali della sede AVIS in viale delle Rimembranze. Ricorderò con nostalgia i piacevoli momenti trascorsi con Sergio e Loredana, consapevole di aver conosciuto un grande artista di elevatissima cultura e dalle notevoli doti umane, la gentilezza e la cortesia, la grande affabilità, la sua vivace ironia. Erano affascinanti la passione, la cura e il calore che esprimeva nell’illustrare le sue creazioni a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. La serenità che trasmetteva – conclude il sindaco – dimostra la sua capacità di aver fatto tesoro delle esperienze della vita, dando sempre la giusta importanza agli aspetti migliori della nostra esistenza, gli affetti e le relazioni personali».

© riproduzione riservata