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Canale killer di Sant’Elena, i volontari installano dissuasori visivi per frenare la strage di animali

Il bacino artificiale della centrale idroelettrica dell'Enel, a Serra San Quirico, continua a mietere vittime tra la fauna selvatica ma anche tra cani e gatti che affogano. L'impegno di Legambiente, Enpa e semplici cittadini per impedirne la caduta in acqua vista la mancanza di adeguata recinzione

Volontari a Sant'Elena
I volontari in azione a Sant'Elena
SERRA SAN QUIRICO – Si tenta almeno di mettere una pezza lungo gli argini del canale killer artificiale della centrale idroelettrica dell’Enel di Sant’Elena.

La strage di animali, infatti, è ormai diventata un fatto quotidiano e colpisce indistintamente tutti: caprioli, gatti, cani, istrici, cinghiali, tassi.

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Uno dei tanti caprioli morti nel canale

Una trappola, visto che non è protetta adeguatamente, nella quale si affoga, profonda anche un paio di metri in alcuni tratti, e dalla quale è praticamente impossibile uscire visto gli argini ripidi in cemento delimitati da una rete di recinzione inadatta, quando c’è.

Ma, nonostante le segnalazioni da parte di cittadini, associazioni e gli avvertimenti dei Carabinieri Forestali, «Ancora l’Enel non ha preso alcun provvedimento – sottolinea Lara Secchiaroli, guardia zoofila di Legambiente –  per mettere in sicurezza il canale».

Il canale artificiale di Sant'Elena
Il canale artificiale di Sant’Elena

Ma non si può restare con le mani in mano e così, cercando di arginare la morìa di animali, già domenica scorsa, 27 maggio, alcuni cittadini e volontari dell’Enpa – Ente nazionale protezione animali e Legambiente si sono messi all’opera per installare dei dissuasori visivi artigianali, sperando che spaventino gli animali e ne impediscano la caduta in acqua. Sempre domenica scorsa i volontari hanno rinvenuto un gatto morto nel canale di scolo. Due giorni dopo, proprio ieri, martedì 29, appena arrivati, gli stessi volontari hanno trovato un altro gatto morto, vicino alla carcassa di quello avvistato domenica.

Canale di Sant'Elena
Urgente mettere in sicurezza gli argini

I volontari, armati di strisce di plastica, reti rosse da cantiere, vecchi cd, e altro materiale di fortuna, hanno cercato di creare una barriera che fermi gli animali, soprattutto caprioli, intimoriti da oggetti sconosciuti.

«Nel percorso – racconta ancora Lara Secchiaroli – i volontari hanno potuto verificare come alcuni tratti del canale siano completamente sprovvisti di rete di protezione, mentre in altri punti la rete è addirittura assente, basta recarsi dove il canale interseca la strada che porta a Castellaro, una frazione di Serra San Quirico. Un tratto molto pericoloso.
Il lavoro è appena iniziato, forse non servirà a molto, ma almeno, si spera sia utile a mantenere alta l’attenzione su un problema per troppo tempo trascurato».