SERRA SAN QUIRICO – «Speriamo che il peggio sia passato, anche se i danni sono ingenti». Questo il commento del sindaco di Serra San Quirico, Tommaso Borri, subito dopo essere stato di persona nella zona di Porta Forchiusa per verificare il crollo parziale di una parte delle Mura storiche nella zona est del paese.
Sul posto i vigili del fuoco di Arcevia e i tecnici comunali. «Non si tratta delle Mura Castellane, ma di una zona che comunamente viene chiamata come ‘zona della Nave’. Si tratta di Mura antiche in prossimità della chiesa sconsacrata di Sant’Angelo del Pino, un’area di Serra San Quirico non abitata, fortunatamente. Ma certamente il danno è molto rilevante». E pensare «che era nostra intenzione inserirla in un progetto per la sua riqualificazione, partecipando all’apposito bando pubblicato dalla Regione Marche, insieme a tutte le Mura Castellane di Serra San Quirico. Non abbiamo fatto in tempo», ripete sconsolato il Primo cittadino, Tommaso Borri.
«Per il resto, secondo l’ultimo bollettino della Protezione civile dovremmo poter tirare un sospiro di sollievo. Abbiamo avuto qualche smottamento e abbiamo vissuto questa mattina attimi di apprensione per il fiume Esino che, nella zona di Camponocecchio, ha rischiato di esondare. Fortunatamente non è avvenuto», conclude il sindaco Borri.
Cerreto D’Esi
Anche a Cerreto D’Esi si continuano a vivere ore di forte tensione. «È stato registrato un innalzamento del fiume Esino, siamo in attesa dell’elaborazione dei dati di questa mattina, con cui verrà calcolata la previsione di aumento della portata delle prossime ore. Abbiamo criticità importanti in zona Monterustico, in via Campodonico, zona Bargatano e zona Busche. In attesa dell’evoluzione, invitiamo tutti i cittadini a prestare massima attenzione negli spostamenti, di non transitare o sostare nei pressi dei corsi d’acqua», l’invito del sindaco, David Grillini. Nonostante l’intensità dei fenomeni piovosi sia diminuita, «il rischio di allagamenti, frane e fenomeni di questo tipo resta alto a causa della saturazione dei terreni e quindi dei corsi d’acqua che ricevono con difficoltà altri carichi idraulici. La polizia locale, i tecnici, gli operai comunali ed i volontari della protezione civile continueranno nelle attività di controllo del territorio per tutta la giornata di oggi. Il COC rimane aperto», conclude il Primo cittadino cerretese.