Jesi-Fabriano

Serra San Quirico: «Vogliamo un’istruzione di qualità», si alza ancora la protesta dei genitori

I genitori tornano a protestare per la condizione della scuola in cui studiano i loro figli e chiedono al Comune di accelerare sui lavori

L’istituto comprensivo Don Mauro Costantini a Serra San Quirico

SERRA SAN QUIRICO – Sono passati tre anni da quando l’Istituto scolastico don Mauro Costantini di Serra San Quirico non è stato più utilizzato per ospitare le attività didattiche per dei lavori di adeguamento sismico che, ad oggi, risultano sospesi. E con l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico si alza la protesta dei genitori: una voce di malcontento che più volte, dal 2020, si era fatta sentire anche con proteste e manifestazioni in strada (LEGGI: https://www.centropagina.it/jesi/serra-san-quirico-lavori-bloccati-scuola-elementare-media-consigliere-cuicchi-progetto-non-ancora-aggiornato/ ).
«Da allora la Secondaria è stata dislocata nel plesso del Comune di Rosora e la Primaria è stata smembrata tra il plesso di Borgo Stazione e un locale situato in via Capitini, precedentemente destinato ad esercizi commerciali, caratterizzato dalla presenza di vetrine e privo di adeguate finestre – sottolineano i genitori ormai stufi dei continui rinvii – la soluzione è stata presentata dall’Amministrazione comunale di Serra San Quirico come “provvisoria” e il carattere emergenziale del momento, aggravato anche dall’insorgere della pandemia di Covid-19, ha portato le famiglie del nostro Comune ad accettare tale condizione. Tuttavia, a distanza di tre anni, all’alba di un nuovo anno scolastico, il contesto appare immutato, pur venendo meno, ormai, il carattere emergenziale delle problematiche da affrontare». I genitori che hanno pazientato a lungo, ora non ci stanno più.
«Due classi della primaria di Serra San Quirico si trovano ancora nella condizione di non disporre di una vera e propria scuola e da settembre rischiano di iniziare le lezioni, per il terzo anno consecutivo, in un locale non adeguato, un ex bar, in un contesto che impedisce loro una corretta socializzazione con i compagni delle altre classi e un inserimento in un ambiente scolastico consono», spiegano ancora.
Le famiglie chiedono dunque che l’Amministrazione comunale si impegni maggiormente «affinché tutti gli alunni vedano rispettato il loro diritto a un’istruzione di qualità, in un ambiente sano e adeguato, in una scuola che sia non solo luogo di apprendimento, ma anche di socializzazione tra pari».

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