Jesi-Fabriano

“Sguardi sulla Materia: La Verità del fare tra architettura e arte” di Diasen e con la partecipazione di Steven Holl

Innovazioni architettoniche e artistiche presentate all’evento nell’affascinante Acquario Romano, sede dell’Ordine degli Architetti di Roma, davanti ad oltre 400 tra architetti, designer, artisti, giornalisti e appassionati

SASSOFERRATO – Nuove visioni e innovazioni nel campo dell’arte e dell’architettura sono state presentate giovedì 27 giugno 2024, durante l’evento “Sguardi sulla Materia: La Verità del fare tra architettura e arte” organizzato da Diasen, azienda leader nella produzione di soluzioni innovative basate sulla sostenibilità dei materiali mediterranei e sulle virtù rigenerative del sughero, e che ha visto la partecipazione di Steven Holl, uno degli architetti più influenti e innovativi del nostro tempo.

L’evento, organizzato nell’affascinante Acquario Romano, sede dell’Ordine degli Architetti di Roma, ha riunito più di 400 persone tra architetti, designer, artisti, giornalisti e appassionati, per un incontro dedicato alla discussione sul rapporto tra arte, architettura e materiali con alcuni fra i più importanti protagonisti della progettazione e della realizzazione architettonica.

L’intervento di Diego Mingarelli, Presidente di Diasen, ha evidenziato come i materiali devono esprimere qualcosa in più rispetto alla forma e all’estetica, devono avere un’anima, essere vivi, attivi superando l’idea di una materia inerte che impatta senza dinamismo sul progetto e sulla realizzazione architettonica. Per inquadrare con energia l’argomento Mingarelli ha recuperato, attualizzandoli, i tre fondamenti della visione vitruviana arricchiti dal tema attualissimo della sostenibilità: Firmitas – materiali senza tempo che uniscono durabilità, leggerezza e resistenza; Utilitas – perché devono rispondere ai bisogni delle persone in termini di confort termico, acustico, resistenza al fuoco e ai fenomeni naturali; Venustas – per esprimere bellezza, ordine, armonia recuperando l’idea che ciò che è bello anche buono; Sostenibilità – per il legame con la natura che genera benessere e crea le condizioni di un’+architettura biofilica.

«Il legame dinamico tra materia, vita è benessere è alla base di ogni nostra scelta – ha dichiarato Diego Mingarelli – i materiali che selezioniamo non sono solo elementi costruttivi perché la loro scelta cambia la natura stessa dell’edificio restituendo benessere e migliorando la vivibilità degli spazi. La simbiosi tra tecnica, bellezza e funzionalità e il superamento della divisione tra perfomance ed estetica esaltano un’idea evoluta del vivere e dell’abitare, creando soluzioni che rimettono l’uomo al centro della progettazione architettonica. Senza dimenticare la sostenibilità, valore imprescindibile: materiali naturali e tecnologie innovative ci permettono di costruire edifici rispettosi dell’ambiente, riducendo l’impatto ambientale e garantendo un futuro migliore per le generazioni future».

L’architetto Mino Caggiula, allievo di Steven Holl a cui ha dedicato affettuose parole di ringraziamento per i suoi insegnamenti, ha raccontato l’eredità trasmessa dal suo mentore e come il loro rapporto abbia influenzato la sua visione progettuale e l’evoluzione del suo concept professionale. Citando Goethe “Siamo modellati e plasmati da ciò che amiamo” ha presentato alcuni suoi progetti dove l’importanza delle proporzioni, la continua ricerca sui materiali, il sapiente utilizzo di elementi come acqua e luce sono la chiave del suo lavoro, assieme al continuo rinnovamento e alla costante sete di un sapere sempre nuovo, per mantenere uno stato di coscienza aperto a un mondo in continua evoluzione, dove l’ibridazione delle varie discipline si integra in una visione olistica.

L’incontro si è chiuso con la lecture di Steven Holl, intitolata “Arte drives architecture”, che ha esplorato come l’arte possa ispirare, orientare e condizionare la produzione architettonica e la progettualità del costruire. L’approccio imperativo al centro della prolusione di Holl, mette in luce come l’arte influenzi e guidi l’architettura contemporanea, aprendo nuove prospettive e sfide per il futuro del design e della sostenibilità con una profonda comprensione della luce, dello spazio e dei materiali. Ed è sul concetto di luce che si è soffermato Holl, elemento fondamentale che dà vita agli spazi architettonici, una forza che modella e trasforma, creando atmosfere e sensazioni uniche. È attraverso la luce che gli edifici respirano e interagiscono con l’ambiente, rivelando la loro bellezza e profondità.

Il suo intervento ha ripercorso le collaborazioni tra Steven Holl Architects e gli artisti nell’ambito della pratica progettuale internazionale dello studio. Tra i progetti selezionati figurano Walter De Maria per il Nelson-Atkins Museum of Art (Kansas City, Stati Uniti, 2007); Vito Acconci per Storefront for Art and Architecture (New York, Stati Uniti, 1993); Jessica Lang per “Tesseracts of Time: A Dance for Architecture” (Stati Uniti, 2015); e più recentemente Agnieszka Kurant per il progetto vincitore del concorso per EXPO Albania (Tirana, Albania, in corso).

L’incontro è stato introdotto e moderato da Walter Mariotti, Direttore Editoriale di Domus, media partner dell’evento.

DIASEN 

Diasen, fondata nel 2000 come startup green di Italsolventi e guidata dal 2007 da Diego Mingarelli, si distingue come azienda leader nel costruire green. Il suo core business è incentrato sulla creazione di soluzioni per la bioedilizia e per un’architettura sostenibile, promuovendo l’uso biomalte e pitture a base di materiali naturali come sughero, calce, argilla e pietra pomice. Con sede nello stabilimento di Sassoferrato, in provincia di Ancona, Diasen ha consolidato la propria presenza a livello internazionale grazie a sedi commerciali distribuite in diversi paesi e relazioni commerciali con oltre 65 nazioni nel mondo. Il target di riferimento dell’azienda include architetti, studi di progettazione, influencer nel settore dei materiali, installatori e punti vendita specializzati nel settore decorativo. La storia di Diasen affonda le radici nella tradizione del  costruire mediterraneo, con origini che risalgono agli anni Venti del ‘900 e una costante evoluzione guidata dall’innovazione e dalla passione per la chimica creativa. Certificata BCorp nel 2017 e vincitrice del premio 2023 della presidenza della repubblica, l’azienda testimonia il suo impegno verso standard elevati di trasparenza, responsabilità e sostenibilità. Diasen è un acronimo che riporta le prime lettere di Diathonite, la linea di malte biofiliche e mediterranee a base di sughero, e il nome latino della città di Sassoferrato, Sentinum, sede dell’azienda. Questa fusione rappresenta la storia di un connubio tra tradizione e sperimentazione, dove sostenibilità e architettura si intrecciano ai valori di solidità, utilità e bellezza.

STEVEN HOLL

Steven Holl è nato nel 1947 a Bremerton, WA. Si è laureato all’Università di Washington e ha proseguito gli studi di architettura a Roma nel 1970. Nel 1976 è entrato a far parte dell’Architectural Association di Londra e nel 1977 ha fondato lo Steven Holl Architects a New York. Steven Holl è stato nominato da Time Magazine “miglior architetto d’America” per aver creato “edifici che soddisfano lo spirito oltre che l’occhio”. Ha realizzato progetti culturali, civili, accademici e residenziali negli Stati Uniti e a livello internazionale. È specializzato nell’integrare perfettamente i progetti in contesti di importanza culturale e storica. Steven Holl è stato insignito dei più prestigiosi premi e riconoscimenti dell’architettura, tra cui il Praemium Imperiale Award for Architecture, la Medaglia d’oro dell’AIA e il RIBA Jencks Award. Steven Holl è professore di ruolo presso la Graduate School of Architecture and Planning della Columbia University; ha tenuto numerose conferenze ed esposizioni e pubblicato numero

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