CHIARAVALLE – La situazione politica in città dopo le dimissioni degli assessori Frullini e Ruggeri del PD è in evoluzione. Attaccano Silvia Camerucci e Giovanni Spinsanti, consiglieri del gruppo di opposizione SiamoChiaravalle. «Il Pd – dicono – ha finalmente dato un segnale di scossa dal torpore in cui era caduto ed umiliava la compagine politica di maggioranza succube dei diktat del sindaco che furbescamente non ci mette mai la faccia fingendo puntualmente di essere l’unico buono intorno ad un mondo di cattivi».
Camerucci e Spinsanti criticano il sindaco per le esagerate spese per i contenziosi giudiziari sostenute dal Comune. «Oltre i 200.000 euro accantonati a bilancio lo scorso anno per contenziosi giudiziari, nel primo bilancio di previsione ed in quello di assestamento ne sono stati accantonati già 60.000 per lo stesso motivo: è un modo di amministrare da sceriffi, di sollevare il fango nella consapevolezza che in Italia quel fango si deposita lentamente ma intanto ha l’effetto desiderato. Vale a dire insinuare il dubbio».
SiamoChiaravalle invita il PD a sgombrare il campo da equivoci. «Non basta che si dimettano due assessori: il PD deve avere il coraggio di chiudere definitivamente la partita. Si scopra finalmente se il sindaco è sostenuto dalla maggioranza politica uscita dalle urne o no. Si sappia con chiarezza se il sindaco gode dell’appoggio del gruppo “Apertamente” che dovrebbe essere all’opposizione ed invece è ormai passivamente accodato alle scelte di Costantini. Il sindaco non può un giorno essere con il PD, il seguente con Articolo 1 e il giorno dopo ancora con “Apertamente” di Ettore Togni.
È tempo che il PD vada fino in fondo senza tergiversare, perché il sindaco, i suoi spot elettorali li sta già lanciando, forse anche con i soldi della comunità. Questo sindaco sta amministrando alla cieca, rattoppa buche lungo le strade, costruisce cordoli lungo le vie infischiandosene se poi vengono tagliate le radici agli alberi storici, incontra i cittadini illustrando i progetti per la città chiedendo pareri anche se lui ha già deciso tutto. E guai a contraddirlo. Ma non c’è un progetto globale per la città e quali sono i programmi e gli investimenti per far sì che Chiaravalle torni ad avere una funzione strategica per la bassa Vallesina? Sicuramente non basta avere un asfalto liscio ed il corso chiuso durante i pomeriggi d’estate».
Intanto c’è in atto una sorta di contenzioso tra Irene Borioni e Articolo 1 Mdp. La Borioni, ex PD, si è iscritta al movimento il 17 luglio ma il coordinatore provinciale Leonelli afferma che per essere iscritta la Borioni deve astenersi dall’attaccare il sindaco Costantini anche lui iscritto ad Articolo 1. Un’altra bomba politica è innescata.