Jesi-Fabriano

Sicurezza: ospedale “Carlo Urbani” e pronto soccorso con servizio di vigilanza armata

Avviata dall'Asur la procedura della gara per l'affidamento del servizio di vigilanza che coprirà le ore notturne. Soddisfazione di Pasquale Liguori, presidente del Tribunale del Malato, che da tempo sollecitava questi provvedimenti

Pronto Soccorso dell'ospedale Carlo Urbani

JESI – L’ospedale cittadino “Carlo Urbani” sarà finalmente più sicuro in quanto presto dotato di un servizio di vigilanza armata e di guardiania che interesserà anche le strutture e le aree prospicienti.

L'ospedale "Carlo Urbani"
L’ospedale “Carlo Urbani”
A renderlo noto è Pasquale Liguori, presidente del Tribunale del Malato, che in una nota sottolinea come «finalmente un po’ di attenzione alla sicurezza al ”Carlo Urbani” dopo anni che il Tdm sollecitava un servizio di vigilanza nel complesso ospedaliero di Jesi».
Il direttore dell’Asur Area Vasta 2, Alessandro Marini, ha firmato, infatti, la determina 763 con la quale si dà il via alla procedura di gara per l’affidamento del servizio di vigilanza.

In sostanza pazienti e operatori – oltre a sentirsi più sicuri – risulteranno oggettivamente più protetti durante le ore più a rischio, che sono quelle notturne.

Pasquale Liguori
In particolare, il servizio verrà espletato con le seguenti modalità: ispezione notturna, perlustrazione, chiusura, tutte le notti dalle 22 alle 6 del mattino, di tutti i 17 accessi dell’ospedale, ispezione interna dalle 23 alle 5 del mattino, con apertura alle 5.30. Anche gli accessi del “Murri” saranno interessati dal servizio.
Per quanto riguarda il pronto soccorso – come più volte sollecitato dal Tdm – è prevista una vigilanza notturna e piantonamento, tutte le notti dell’anno, dalle ore 22 alle 6 del mattino, degli accessi. In sostanza proprio dove pazienti e operatori sono più esposti a episodi di violenza già accaduti in passato.
Il servizio prevede anche la reperibilità della vigilanza in caso di segnalazione da parte della portineria dell’ospedale quando si verifichino allarmi incendio o manovre di sblocco
dell’ascensore che serve la sala parto, ascensore dove si erano già verificati problemi in tal senso.