Jesi-Fabriano

Jesi, il sindaco su ponte San Carlo: «Riusciremo a realizzarlo»

La questione è approdata in consiglio comunale. Il primo cittadino si è detto sorpreso dalla Regione, «che in 15 giorni ha trovato 3,5 milioni di euro dopo aver respinto per un anno intero la nostra richiesta di stanziare risorse»

JESI – «Riusciremo a realizzare il nuovo ponte San Carlo». È fiducioso il sindaco Massimo Bacci, anche in considerazione dei probabili 3,5 milioni di euro che arriveranno dalla regione. La questione è approdata oggi, 19 dicembre, in consiglio comunale. Ma non è mancata la stoccata nei confronti della giunta Ceriscioli.

Siamo indubbiamente sorpresi – il commento del sindaco Bacci -. In quindici giorni, praticamente, siamo passati dal diniego assoluto, durato un anno, agli annunciati, seppur informalmente, 3,5 milioni. Ciò la dice lunga, a mio modo di vedere, su come la regione programma. Pertanto mi chiedo: quanto ha ricevuto questo territorio rispetto agli altri? Ci tengo a saperlo, anche perché non credo sia semplice trovare una cifra del genere in pochi giorni. Prendiamo comunque atto della volontà della giunta Ceriscioli, ora vorremmo capire come ci verranno dati questi soldi. Se saranno reali, di certo non ci tireremo indietro. Coinvolgeremo la provincia e credo che riusciremo a portare a termine la demolizione-ricostruzione del viadotto. Quest’opera richiederà certamente un tempo medio-lungo».

A sollecitare lo stanziamento di fondi sono stati i consiglieri regionali Enzo Giancarli (Pd) e Romina Pergolesi (M5S). Proprio l’esponente pentastellata dice la sua in replica a Bacci: «Quando delle forze politiche trovano una convergenza per restituire un ponte ai cittadini, un sindaco dovrebbe essere felice, come quando spende soldi per spostare statue – osserva Pergolesi -. Le polemiche non servono a nessuno e, soprattutto quando si ricoprono ruoli importanti nelle istituzioni, si dovrebbero evitare».

A ricostruire la vicenda è stato proprio il sindaco Bacci: «Ci siamo accorti delle criticità dell’infrastruttura ben prima del ponte Morandi di Genova, in quanto avevamo già avviato verifiche, peraltro mai fatte negli anni scorsi – ricorda il primo cittadino -. Il ponte è ammalorato in diverse sue parti a causa delle mancate manutenzioni e necessita di un intervento urgente. Abbiamo limitato il traffico ai mezzi pesanti e ci siamo subito dati da fare per trovare le risorse, rivolgendoci alla regione. Ma il supporto non è arrivato. Ci è stato ripetuto allo sfinimento che non vi erano le risorse e che la competenza del viadotto è municipale. I nostri tecnici sono stati bravi, nel frattempo, a intercettare risorse dal governo per la progettazione dell’intervento, per un investimento di circa 5 milioni di euro. Abbiamo davvero incalzato tutti per un anno. Poi, il colpo di scena. Siamo sorpresi, non c’è che dire».