JESI – «Buona parte della città, oggi, è collegata con le ciclabili. Credo si possa dire che la visione di una città più vivibile e di una mobilità differente che avevamo avuta si è realizzata attraverso scelte di questo genere». Così il sindaco di Jesi Massimo Bacci, affiancato dagli assessori ad ambiente e sport, Cinzia Napolitano e Ugo Coltorti, nel presentare nei pressi della pista di via King in fase di realizzazione un bilancio degli interventi destinati a chi viaggia sui pedali in città. Insieme agli amministratori, nei giardini all’altezza dell’incrocio fra via King e via Tabano, le tecniche del Comune impegnate nella progettazione degli interventi: l’ingegnera Manuela Marconi e l’architetta Mara Braconi.
«Un grazie a loro – spiega l’assessora Napolitano – e al direttore dei lavori di via King, l’architetto Marco Battistelli, per la grande disponibilità e presenza nel confronto anche coi residenti. Questa pista, che ricollega l’area del palas al comprensorio scolastico fra via King e viale Verdi, chiude l’anello con l’area di via Fausto Coppi, i giardini pubblici di viale Cavallotti e via Roma, da dove parte l’ulteriore intervento al quale si sta procedendo lungo l’Asse Sud. Con l’obiettivo futuro di proseguire, su quest’ultimo, anche fino alla zona industriale». Per l’assessore Coltorti: «Per spingere verso il cambiamento di abitudini totalmente diverse ci vuole coraggio e questa amministrazione negli anni l’ha avuto. Nel 2014, a Bruxelles, ci colpì molto la vista di piste ciclabili che coesistevano coi parcheggi al loro fianco. Lo pensavamo impossibile qui ma lo stiamo realizzando. I mutamenti culturali sono complessi ma il cambio di passo a Jesi è già iniziato».
Ricorda l’ingegner Marconi: «I lavori nell’area di via King ricollegano la pista ciclabile di via Campolungo a quella di viale Cavallotti. Un percorso che in parte già esisteva ma con discontinuità, mentre ora la pista passa in larga parte sulla sede stradale, combinandosi con la riorganizzazione di viabilità e parcheggi, che si trovano ora di fianco alla ciclabile. Solo in due tratti, all’interno dell’area degli impianti del Liceo Scientifico e in viale Verdi, la pista ha sede propria. Realizzato in quest’ambito anche il parcheggio di via Paladini, dove pure interverremo per gli spazi di sosta».
Cura i lavori lungo l’Asse Sud l’architetto Braconi: «Si completano i lavori nel tratto fra via Prato- Via Gallodoro e via Zara, lì dove la ciclabile urbana si connette poi a quella del percorso cicloturistico lungo l’Esino. Per l’occasione rifatta la segnaletica orizzontale e verticale lungo tutto il tratto già realizzato, la pista è protetta da “occhi di gatto” catarifrangenti e si interviene anche per un attraversamento in viale Don Minzoni. In futuro c’è in programma il prolungamento fino alla zona industriale».