CHIARAVALLE – Sia il sindaco Damiano Costantini che i consiglieri comunali di Apertamente polemizzano con quelli di Siamo Chiaravalle, Giovanni Spinsanti e Silvia Camerucci.
«Con la nomina dei nuovi assessori Lorenzo Gobbi e Andrea Alcalini, in sostituzione dei dimissionari Frullini e Ruggeri – dicono Ettore Togni e Stefano Tanfani di Apertamente – viene a cadere la commedia all’italiana intentata dai consiglieri di Siamo Chiaravalle in merito al presunto patto che ci sarebbe tra noi di Apertamente ed il sindaco. Meglio che Camerucci e Spinsanti si concentrino sulle problematiche del territorio come abbiamo fatto noi di Apertamente: l’inserimento del comune di Chiaravalle nel circuito Fai Giornate di Primavera, l’introduzione dell’illuminazione pubblica al led, l’approvazione del Regolamento di Polizia Rurale, la manutenzione del chiostro, il restyling di piazza Mazzini e diverse altre sono tutte attività scaturite dall’approvazione all’unanimità, quindi anche con i voti dei consiglieri Camerucci e Spinsanti, di nostre mozioni e ordini del giorno.
Siamo anche favorevoli all’edificazione dei nuovi istituti scolastici, tramite finanziamento dell’INAIL e per questo non ci siamo opposti alla serie di attività proposte dall’amministrazione comunale che tendono a realizzare i progetti”. Anche il sindaco Costantini polemizza con i consiglieri di Siamo Chiaravalle. «Sul megastore la posizione della Giunta è chiara: siamo nettamente contrari. I consiglieri Spinsanti e Camerucci, ormai riavvicinatisi al PD – afferma il sindaco – dimenticano che le scelte urbanistiche del comune di Camerata, con tanto di variante al PRG per permettere l’aumento della cubatura e quindi della superficie di vendita, dipendono da un ente in cui il PD è in netta maggioranza, senza contare che le necessarie autorizzazioni dovranno essere rilasciate in base ad atti amministrativi, che attualmente permettono la realizzazione del megastore, emanati e non modificati dalla Provincia e dalla Regione, enti anche questi diretti e governati dal Partito Democratico e quindi i consiglieri di Siamo Chiaravalle devono rivolgersi in primis al PD”.