Jesi-Fabriano

Sinistri stradali tornati ai dati pre-pandemia

Nicolas Cantarini, Intermediario di Broker: «Con meno veicoli a circolare i dati sono calati ma ora l’impennata è consistente. Troppi incidenti per colpa dello smartphone»

Nicolas Cantarini

JESI – Il Covid aveva cambiato anche le abitudini degli automobilisti e le restrizioni alla circolazione avevano abbassato anche nelle Marche la frequenza media dei sinistri che era passata da 5,5 sinistri su ogni 100 polizze stipulate a 3,7% a fine 2020.

«Ora però l’effetto è svanito – dice Nicolas Cantarini, Intermediario di Broker – e la frequenza al sinistro è in forte aumento e siamo tornati a livelli anche se di poco, addirittura superiori a quelli pre-pandemici».

Nelle Marche e nella Provincia di Ancona i dati sono in linea con quelli nazionali intorno al 4,4 per cento. Passano gli anni ma le motivazioni restano quelle storiche.

«Il traffico è ritornato a livelli normali – aggiunge Cantarini – nonostante l’uso dello smart working ancora in parte attivo in certi contesti, così come la frenesia e la qualità della pavimentazione stradale sempre critica». Il male più grave, che non si riesce a debellare, tuttavia, è sempre la scarsa educazione stradale a partire dall’uso dello smartphone alla guida senza l’uso degli appositi dispositivi che consentono di mantenere le mani sul volante ma, dato preoccupante, è in aumento il dato dei malori al volante.

Le conseguenze sono piuttosto inevitabili. «Gli automobilisti, in conseguenza di questo trend crescente, osserveranno sicuramente degli aumenti nei rinnovi della propria RC Auto determinati tuttavia, soprattutto dall’aumento dei pezzi di ricambio e della manodopera oltre all’aumento dei costi generali per le Compagnie comuni a tutte le aziende».

«L’invito – conclude l’intermediario di broker – è quello solito di mantenere un livello dell’attenzione alla guida sempre alto ed evitare il più possibile distrazioni per tutelare sé stessi e gli utenti fragili della strada come i pedoni e i ciclisti, argomento sempre sensibile come la cronaca riporta fin troppo frequentemente»