FABRIANO – «Siete chiamate a guardare al futuro con speranza e la cosa più importante è che recuperiate la serenità che vi è stata sottratta con la forza da aguzzini». È quanto ha detto il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, incontrando le ragazze vittime di tratta della struttura marchigiana dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII denominata “Casa Tra Le Nuvole di Papa Francesco”. Rivolgendosi alle giovani, Tajani ha detto: «Voi avete una precisa responsabilità, quella di aiutare altre donne che come voi hanno sofferto e continuano a soffrire, a causa di maltrattamenti e di vessazioni. Fondamentale è che voi recuperiate la dignità affinché ciò che avete patito si trasformi in fatto positivo. Non più vittime, ma persone che salvano altri. Dalla vostra testimonianza dipende la vita di tante persone». Per Don Aldo Buonaiuto, sacerdote antitratta dell’Associazione fondata da don Oreste Benzi e responsabile della Casa rifugio, nonché parroco della chiesa di San Nicolò a Fabriano, «grazie a Don Oreste, questo orribile circuito che punta sul reclutamento di chi soffre ed è costretto a lasciare il proprio paese per necessità proprie o dei propri familiari, è stato interrotto. Il mio più grande desiderio? Compiere lo stesso gesto che nel 2016 fece Papa Francesco in occasione della visita alla nostra comunità: vedere i governanti dei paesi di provenienza di queste ragazze chiedere perdono e battersi contro ogni iniziativa volta alla legalizzazione o alla regolamentazione della prostituzione».
L’incontro alla Colleggiata San Nicolò
Dopo l’incontro con le donne vittime della Tratta, il vicepremier Tajani ha raggiunto la Collegiata di San Nicolò di Fabriano. Qui sono state conferite diverse onorificenze di In Terris (testata digitale). Tajani è stato premiato per il suo strenuo impegno a favore della pace. Sono stati premiati anche il Prefetto Vittorio Rizzi vice capo della Polizia di Stato, l’Associazione Generation Aid 2 medici di strada italiani che operano in Libano, e la ricercatrice marchigiana dott. Sabina Vennarini dell’Istituto Ricerca Tumori di Milano.