JESI – “Luoghi che consentono la partecipazione attiva alla vita sociale e costituiscono aree fondamentali di confronto e convivenza democratica”. Così vengono definiti gli spazi civici di comunità. Il Dipartimento Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha messo a disposizione risorse per promuovere il protagonismo giovanile utilizzando la forza propulsiva dello sport, all’interno di una più ampia prospettiva di inclusione sociale.
Un bando a cui hanno aderito due realtà locali. La Polisportiva Clementina ha proposto “Di Parco in Parco – Sport e laboratori in contesti informali per l’inclusione dei giovani marginali”. Il progetto mira a promuovere attività sportive (tennistavolo, calcetto, taekwondo e parkour) ed extra-sportive (street art, danza, musica Rap, hip hop) in due spazi della città nei quali si sono verificate situazioni di degrado: il Parco Boario e il Parco del Vallato.
L’asd Judo Samurai Jesi – Chiaravalle invece intende realizzare “Spazio Sport-Apprendimento-Educazione”, un progetto basato sulla metodologia conativa di Gilles Bui Xuan che intende sviluppare la pratica sportiva (in particolare le discipline del Judo e del Pilates) e realizzare collateralmente laboratori musicali e linguistici nonché occasioni di approfondimento sulle tematiche del disagio giovanile e dell’alimentazione.
Fra gli obiettivi del bando, infatti, vi è quello di «sensibilizzare l’associazionismo sportivo a creare e/o rafforzare network e presidi educativi per i giovani del territorio, in una prospettiva inclusiva e sostenibile, che sia capace di attivare e valorizzare i talenti giovanili, anche attraverso azioni volte alla prevenzione e al recupero di situazioni a rischio di marginalizzazione e povertà relazionale, al fine di avvicinare i giovani alla vita sociale e democratica del Paese e sostenere il loro coinvolgimento diretto ai processi decisionali che li riguardano».
Le domande sono stati inoltrate a Roma entro i termini ed ora si attende il responso e la relativa conferma del finanziamento. Fra i requisiti richiesti, la disponibilità di un impianto sportivo o altra struttura munita degli spazi idonei alla realizzazione delle attività sportive ed extra-sportive e sociali proposte, e la presenza di istruttori dedicati al progetto in possesso di laurea in Scienze Motorie o diploma ISEF, o tecnici di 1° livello e tecnici con specifica esperienza per le diverse fasce di età.