Jesi-Fabriano

“Spazio, Forme e Presenze”, a Jesi le opere (e i colori) di Maria Grazia Focanti

I quadri sono esposti nello spazio "Prisma". La personale è a cura di Anna Paola Cardinali

Particolare tratto dall'opera "Oltre la verità"

JESI – In questi giorni è aperta al pubblico la mostra “Spazio, Forme, Presenze”. Esposte, fino al 31 ottobre, le opere della marchigiana Maria Grazia Focanti, artista che vive a Monsano e che, in questi ultimi anni, si è dedicata all’approfondimento di alcune tecniche pittoriche come la pittura materica, la video-arte, la performance, la tecnica dell’acquerello e l’acrilico.

«Scopo dell’artista marchigiana è suscitare emozioni attraverso l’uso sapiente dei colori e del segno leggero e deciso, al tempo stesso. Le sue opere sono immerse in colori brillanti in cui predominano i verdi, gli aranci e gli azzurri, così come i colori più scuri, che  vengono illuminati da macchie bianche luminose», spiega la dottoressa Patrizia Minnozzi. Le opere di Focanti sono esposte nello spazio “Prisma” in via San Francesco 4b. La personale è a cura di Anna Paola Cardinali, in collaborazione con Federico Pace.

Maria Grazia Focanti

Maria Grazia Focanti si è laureata in Sociologia ad Urbino presso l’Università degli studi “Carlo Bo” e poi, in seguito, ha frequentato un corso di Pittura presso l’Accademia Belle Arti di Macerata. Ha partecipato a molteplici mostre collettive e personali in varie città italiane, contribuendo anche, su invito, all’llustrazione di diverse pubblicazioni. Alcune delle sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.

«Maria Grazia fa grande uso di colori brillanti e vivaci – spiega Minnozzi – che comprendono molte sfumature della tavola pittorica, offrendo all’ osservatore una gamma di immagini simboliche fatte di puzzle, trasparenze, pennellate filamentose, figure geometriche piane e l’onnipresente astro. Le sue opere evocano suggestioni e veicolano sensazioni fisiche che divengono effetti psichici: una forza che fa emozionare l’anima dell’artista, ma anche quella del fruitore. Attraverso figure geometriche come il cerchio, il quadrato e il triangolo, si percepisce l’armonia presente nel creato, nella volta celeste, nelle profondità marine, ma anche all’interno dei corpi; mentre le presenze veicolate dai fiocchi, dalle carte di giornale o da figure primordiali, vanno verso l’alto e, quasi danzando, entrano ed escono dalla tela».

L’opera “Presenza armoniosa”

Minnozzi poi conclude: «Le sue composizioni si concentrano sul tema dell’esistenza, aiutandoci a percepirne l’essenza stessa e coinvolgono sia sul piano sensoriale che emozionale, risultando toccanti, cromatiche e suggestive. Si potrebbe quasi dire che gli oggetti sono sottoposti a metamorfosi e a mutazioni. In definitiva, il messaggio di Maria Grazia Focanti vuole essere semplicemente un invito a cercare la luce in fondo ad ognuno di noi, poiché l’umano sa provare stupore, sa percepire il creato e le presenze che abitano lo spazio, arrivando all’interiorità attraverso la creazione di composizioni oniriche».

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