CHIARAVALLE – Le melodie struggenti, dolcissime e malinconiche del bandoneon del grande maestro Hector Ulises Passarella volteggiano lievi tra le navate dell’abbazia di Santa Maria in Castagnola. E’ una serata da ricordare quella organizzata dal Kiwanis Ancona Nord, l’associazione che si occupa dei bambini e di progetti di grande spessore culturale ed artistico oltre che sociale e che opera in tutto il mondo da 110 anni. Nella chiesa in stile romanico-gotico fondata nel 1147 dai monaci cistercensi si vive un’ora e mezza di poesia e musica, di intense emozioni di magiche sensazioni. Il bandoneon è un particolare tipo di fisarmonica, strumento fondamentale delle orchestre di tango argentine, nato originariamente per la musica sacra e nell’abbazia cistercense trova il suo habitat naturale. Il maestro Passarella, considerato uno dei più grandi bandoneonisti al mondo ed uno dei più apprezzati compositori di tango moderno, celebre anche per l’esecuzione della splendida colonna sonora del film “Il Postino”, ha raccolto l’invito del Kiwanis che ha organizzato la serata per raccogliere fondi per il restauro dell’organo della chiesa chiaravallese, un altro strumento pregiatissimo costruito nella seconda metà del 1700 dal celebre Gaetano Antonio Callido.
«Soprattutto grazie alla Corale Polifonica Santa Maria in Castagnola, presieduta da Giuliana Palazzesi e al parroco don Giuseppe – dicono Rosanna Testaferri e il past president Daniele Maggiaroli, presidente del Kiwanis locale che conta 22 soci ed è stato costituito nel 2003 – abbiamo raccolto in due anni circa 22mila euro per il primo restauro conservativo dell’organo che inizierà in questi giorni, un’operazione urgente perché i tarli stanno minando irrimediabilmente il legno ed anche le canne dell’organo necessitano di una approfondita revisione. Il concerto con Hector Ulises Passarella, che è stato affiancato da altri grandi bandoneonisti come il figlio Roberto, Tania Colangeli e Marco Di Blasio che hanno eseguito musiche di Bach, Santorsola, Piazzolla, Matos Rodriguez, è stato un successo con circa 5200 euro raccolti. Tra gli altri nostri progetti da sottolineare quello che ha permesso ad un ragazzo birmano di laurearsi in medicina grazie al nostro contributo di 2500 dollari».