Jesi-Fabriano

Staffolo: l’odissea di 800 assistiti rimasti senza medico di base dopo il decesso del dottor Cruciani

Dal 7 agosto 800 assistiti, per lo più anziani, sono rimasti "orfani" del loro medico senza che si profilasse una soluzione. Poi, finalmente, la nomina della sostituta.

Foto di Staffolo tratta dal video girato per la promozione delle Bandiere arancioni

Nei giorni scorsi (il 7 agosto) il paese di Staffolo ha perso il suo storico medico di base, il dottor Massimo Cruciani, stroncato a soli 68 anni da una terribile malattia. Tra lo sgomento e il dispiacere per la scomparsa dello stimato professionista, c’è anche la difficoltà per i suoi mutuati, 800, di trovare chi possa dare continuità al lavoro di assistenza che il dottor Cruciani ha egregiamente condotto in tanti anni, al fianco delle famiglie. A sollevare il problema sui social è l’ex sindaca Patrizia Rosini.

«Tutti noi a Staffolo abbiamo pianto e ci siamo rammaricati per la morte del dottor Massimo Cruciani, amato e stimato medico di base che per tanti anni ha prestato servizio nel nostro piccolo paese – scrive Rosini – grandi la partecipazione al lutto e il cordoglio, che ancora aleggiano fra le persone, accompagnati ora da un senso di smarrimento per il vuoto lasciato da chi conosce le tue debolezze e da una preoccupazione crescente perché non hai più un medico. Infatti – puntualizza – circa 800 persone si trovano ora senza assistenza medica di base». Il nuovo medico deve essere nominato dall’Asur, che nei tempi brevi individua un nuovo titolare che però può rinunciare. «Come è avvenuto – spiega ancora Patrizia Rosini – tutto da capo, allora? Le piccole/grandi incombenze di un medico di base sono quotidiane, i suoi pazienti sono numerosi, le file sono lunghe: consulti, analisi prescritte e lette, visite, ricette, conforto…Molti assistiti hanno fatto il possibile in questi giorni per non ricorrere al medico, ma da ieri (il 17 agosto, giorno in cui speravano di poter vedere quel posto non più vacante) hanno cominciato davvero a preoccuparsi».

L’impegno del sindaco Ragni

Il Sindaco si è fatto portavoce da giorni di questa situazione per cercare di trovare una soluzione. Secondo quanto riferito da Patrizia Rosini, il primo cittadino ha divulgato la comunicazione dell’Asur che recita così “[gli assistiti] possono effettuare la scelta in favore dei medici che hanno l’ambulatorio principale a Staffolo” oppure ad altri disponibili. «L’Asur la fa semplice – ribadisce la ex sindaca – ma forse non sa che i medici di base sono già pieni e comunque 800 persone, di cui moltissime anziane, non possono mettersi a girovagare per la Vallesina. Suscitano già il nostro sentimento di partecipazione nel vederli in fila presso gli ambulatori nella speranza che qualcosa si muova. Inoltre, per cambiare medico, molti assistiti si sentono rispondere che prima devono passare per gli uffici, a Cupra, in presenza. Di questi tempi, proprio una bella pensata. Un modo più snello non si riesce a trovare? Mi auguro che le Autorità preposte sappiano trovare presto (anzi subito) una soluzione e faccio un grandissimo augurio al Sindaco per il confronto che sta sostenendo».

L’impegno dell’amministrazione comunale

Da parte sua, l’amministrazione guidata dal sindaco Sauro Ragni non è certo rimasta a guardare, anzi ha reso noto alla cittadinanza di «seguire costantemente la problematica riguardante la nomina, da parte dell’Asur Marche, di un sostituto temporaneo in attesa dell’assegnazione definitiva e mantenimento della sede. La situazione è in evoluzione e comunicheremo gli ulteriori sviluppi».

La soluzione

La soluzione è arrivata poco fa. In un post alla cittadinanza, il Comune di Staffolo comunica che «l’Asur Marche A.V. 2 ha provveduto in data odierna a conferire l’incarico di assistenza primaria alla dottoressa Sabrina Vitali, a far data dal 01/09/2021», si legge nella comunicazione.

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