STAFFOLO – Telecamere a supporto della raccolta differenziata. L’amministrazione comunale di Staffolo, guidata dalla sindaca Patrizia Rosini, ha deciso di integrare due postazioni fisse di videosorveglianza, una nella frazione di Coste e l’altra in paese, alle numerose attività di sensibilizzazione portate avanti in questi anni sul tema dell’igiene urbana, con particolare riferimento al corretto conferimento dei rifiuti e alla stigmatizzazione delle intollerabili pratiche di abbandono degli stessi nelle zone periferiche.
Ancora troppo lontana, in effetti, la soglia del 65% di riciclo indicata dall’Europa. Per provare a “recuperare” questi 15 punti percentuali che mancano al raggiungimento dell’obiettivo, dunque, il Comune si doterà entro marzo di due telecamere in grado di monitorare 24 ore su 24 quanto accade nel relativo raggio d’azione, così da stanare eventuali illeciti al fine di correggerli, se possibile, o sanzionarli. Un sistema attivato con successo anche in altri Comuni, a partire ad esempio da Jesi, che ha scelto addirittura le fototrappole (postazioni mobili nascoste in prossimità dei luoghi gettonati per l’abbandono di rifiuti che si attivano al movimento e inviano automaticamente immagini e video alla Polizia Locale).
«Questo laboratorio di videosorveglianza nasce a integrazione di una serie di azioni poste in essere da questa amministrazione per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente – spiega l’assessore all’ambiente, Selena Morici -. Abbiamo fatto campagne informative nelle scuole, organizzato le giornate di “Puliamo il Mondo”, oltre a percorsi naturalistici e campagne di informazione. Ma ciò non è evidentemente bastato per raggiungere una percentuale appagante di raccolta differenziata. Questo è un tentativo che facciamo, con l’auspicio che possa stimolare ulteriormente buone pratiche, anche per capire se gli atteggiamenti scorretti dipendono da scarsa informazione, così da poterli correggere, o da assenza di educazione o senso civico, necessariamente da sanzionare. Prima dell’accensione del sistema, che ipotizziamo nel mese di marzo, organizzeremo un’assemblea per informare di nuovo sulle modalità di differenziazione, ribadendo il fatto che saranno attivate le telecamere. Ci muoveremo in punta di piedi, insomma, non a gamba tesa. Ciò ci consentirà di capire se gli errori possono essere corretti o meno, e quindi se il sistema di monitoraggio elettronico va ampliato o no».
A contribuire alla scarsa percentuale di raccolta differenziata a Staffolo sono anche coloro che, residenti in altri Comuni, gettano i rifiuti all’interno dei confini del paese, andando automaticamente ad aggravare la percentuale di riciclo.