STAFFOLO – Inaugurazione, ieri 8 dicembre, nella chiesa di San Francesco, delle sale espositive sui due lati che rimangono del vecchio chiostro sul quale afferiscono la sagrestia e l’antica sala capitolare del convento.
Una serata dedicata anche all’accensione dell’albero in piazza Leopardi accompagnata, poi, dal concerto del coro “Alma Regina” di Jesi.
«Abbiamo pensato di utilizzare questi due spazi espositivi, dopo averli ripristinati – spiega il sindaco Patrizia Rosini – come un percorso dedicato al Maestro di Staffolo (pittore tardo gotico del XV secolo di scuola fabrianese, ndr) che qui ha lasciato il pentittico, un modo per far conoscere la sua opera, e agli oggetti sacri che sono stati rinvenuti in questa chiesa di San Francesco. E poi ci sono anche due vecchi proiettori e i resti di un terzo».
Sono stati utilizzati per la proiezione di pellicole a partire dal 1938 nella sala cinematografica ricavata dal teatro “Cotini”, attività che andò avanti sino agli anni ’80 del secolo scorso. Nel 1922 la sala fu ampliata occupando il chiostro del convento di San Francesco.
Attualmente quel cinema non esiste più e lo spazio è ritornato a essere impiegato come Sala “Cotini”, compositore e musicista staffolano (1822 – 1901).
Ma se l’antica sala capitolare è fruibile dal pubblico, la sagrestia ancora non lo è, anche se è stata allestita quasi per intero «poiché la chiesa parrocchiale di Sant’Egidio è lesionata a causa del terremoto e questa che è di proprietà comunale l’abbiamo data in uso alla parrocchia per la celebrazione delle messe. Quindi la sagrestia sarà utilizzata dal sacerdote ancora per qualche mese».