STAFFOLO – Un saluto che è ancora più sentito, nel giorno in cui tutti i Carabinieri d’Italia celebrano la santa Patrona, la Virgo Fidelis. Questa mattina, 21 novembre, al termine della santa messa nella chiesa di Sant’Egidio, in cui i militari della Stazione Carabinieri di Staffolo si sono riuniti in un momento liturgico per la celebrazione della Virgo Fidelis, protettrice di tutti i Carabinieri dal 1949, i militari della Stazione insieme al luogotenente, Pasquale Cerfolio, si sono spostati al cimitero comunale per deporre un omaggio alla tomba di Domenico Ricci, appuntato dell’Arma dei Carabinieri insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria.
La cerimonia liturgica, organizzata dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, da quel giorno, chiude la solenne ricorrenza con gli omaggi rivolti ad un collega che ha sacrificato la vita per il servizio e durante l’adempimento del proprio dovere, simbolo di tanti altri caduti.
Il 16 marzo 1978, a Roma, mentre era alla guida della Fiat 130 ministeriale durante la scorta al presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro, fu bloccato e fatto oggetto di un attentato terroristico da parte delle Brigate Rosse. L’auto con a bordo gli uomini della scorta, tra cui l’appuntato Domenico Ricci, fu crivellata di colpi. L’onorevole Moro fu rapito e ucciso. Il cadavere venne fatto trovare 55 giorni dopo nel bagagliaio di una Renault 4 rossa in via Michelangelo Caetani. Una delle pagine più buie della storia d’Italia negli anni di piombo, in cui Ricci fu trucidato insieme ad altri colleghi, esponenti di altre forze dell’ordine, ma uniti dallo stesso intento: servire lo Stato a costo della propria vita. Il suo nome, quello degli uomini della scorta uccisi in via Fani e di altre 381 vittime delle stragi e del terrorismo in Italia è riportato nel monumento, il Muro della Memoria, inaugurato a Staffolo qualche mese fa. E come ogni anno, a ogni ricorrenza in cui si celebrano i valori dietro la divisa e il sacrificio, il pensiero commosso corre al concittadino Domenico Ricci di cui i figli Giovanni e Paolo continuano a mantenere viva la memoria.