JESI – Progetto che vince si rinnova, ma con volti nuovi. Succede anche per “Io sono l’Opera“, ritratti fotografici di uomini e donne immortalati grazie all’estro creativo della fotografa, artista e performer Francesca Tilio. Uomini e donne che saranno i protagonisti della campagna pubblicitaria della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi per la 53esima Stagione Lirica e che oggi hanno partecipato allo shooting fotografico.
L’iniziativa, curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini e realizzata con il contributo della Regione Marche quale azione mirata alla sperimentazione di innovative forme di comunicazione dell’offerta culturale dei territori, vede la firma della Premiata Forneria Creativa dietro questa strategia di comunicazione che si è rivelata vincente, tanto che lo scorso anno c’è stato un vero boom di adesioni. Successo bissato in queste calde giornate di shooting fotografici nello studio di Francesca Tilio, dove si sono presentati in 38 (di cui 5 uomini) candidati a essere i cinque volti delle opere in cartellone nella prossima stagione lirica del teatro di tradizione di Jesi, che si preannuncia ricca di novità ma i cui titoli non sono stati ancora svelati.
Francesca ha guidato i partecipanti a dare il meglio di sé con espressioni naturali e pose che ispirassero i personaggi dei titoli misteriosi: dress code monocolore, niente accessori o cappelli ma solo ispirazione per rappresentare i cinque identikit misteriosi, la “seduttrice” maliarda, sinuosa, che si scioglie in movimenti aggraziati, un corpo da ballerina, sguardo furbo e intelligente, per la quale si sono presentate ragazze più giovani. Poi il “saggio”, l’uomo di mezza età, pensatore con lo sguardo rivolto ad un oltre che gli altri non vedono, un personaggio che celi in sé la grazia della poesia ed il fascino di chi traduce i pensieri in poesia.
Sguardo mistico, quieto, occhi che scrutano la profondità dell’anima per la “pensatrice”, che ogni movimento del corpo riflette questo modo di essere. Il suo corpo è in questo mondo ma la sua anima è già altrove, in un altrove sconosciuto ai più. E poi la “furba”, sorridente, irriverente, spigliata.
Riesce ad immaginare cosa pensano gli altri, un secondo prima che inizino a pensarlo e infine il “visionario”, con tutto il fascino dell’uomo di spettacolo, del regista famoso, l’idolo della settima arte. Esteriormente un alabastro di sicurezza che crede di vedere il mondo attraverso l’obiettivo della sua macchina da presa.
«Abbiamo avuto una massiccia adesione anche quest’anno – dicono dalla Fondazione Pergolesi Spontini –, segno che quest’idea un po’ fuori dagli schemi piace. Si sono anche ripresentate alcune ragazze che hanno preso parte al primo contest, ma abbiamo dovuto scartarle. Così come abbiamo rifiutato la partecipazione di persone fuori Jesi, con dispiacere, ma per rispettare la natura, il legame territoriale della stagione lirica del teatro Pergolesi. Abbiamo avuto persone dai 20 anni fino agli over 65, donne per lo più, ma anche coppie, madri-figlie, famiglie e signore distinte che l’opera la amano visceralmente».
In una stagione completamente ridisegnata per rendere gli spettacoli “Covid-free” ed economicamente sostenibili, la Fondazione Pergolesi Spontini proporrà al pubblico un cartellone stimolante e variegato di cinque titoli, i cui nomi verranno svelati dopo l’esito del concorso fotografico “Io sono l’opera. L’opera lirica è parte di noi e della nostra città”. L’iniziativa lanciata nel 2019 con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in una nuova esperienza, in cui il palcoscenico si apre alla città, ha visto entusiasmo e curiosità nei partecipanti. Sarà tra le donne e gli uomini di Jesi che verranno scelti i volti che accompagneranno la campagna di comunicazione del cartellone lirico.
Tutti i partecipanti della performance saranno comunque protagonisti nella campagna promozionale della Stagione Lirica sui social. I testimonial scelti riceveranno due biglietti omaggio, gli altri avranno l’opportunità di acquistare a metà prezzo due biglietti per un titolo a scelta.