FABRIANO – Il Teatro Gentile di Fabriano torna ad aprire le sue porte a una nuova stagione 2023/24 nata dalla rinnovata collaborazione tra il Comune di Fabriano e l’Amat e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC. Nove spettacoli, di cui uno fuori abbonamento. Il Gentile conferma ancora una volta la sua vocazione di luogo dedicato alla creazione artistica ospitando ben tre residenze di riallestimento e allestimento con una prima nazionale, preziose occasioni per la città che ospita le compagnie per periodi più lunghi, favorendo un maggiore indotto economico e culturale. «Il programma che presentiamo per la seconda stagione di Prosa 2023/24 veramente di alta qualità, ritengo possa essere stimolante ed attrattivo», il commento dell’assessora alla Bellezza e alla Cultura di Fabriano Maura Nataloni.
Il programma
Apertura di programma l’11 ottobre con la prima nazionale, al termine della residenza di allestimento, di Forte e Chiara, un memoir, un racconto umano vivo e rivoluzionario, un one woman show in cui Chiara Francini – diretta da Alessandro Federico – ripercorre la sua vita, unica eppure così simile a quella di tanti altri. Con il sarcasmo e l’ironia tagliente che la contraddistinguono, l’attrice racconta attraverso la musica, vicende personali e pubbliche, dicendo sempre la verità, senza far sconti a nessuno, in primis a sé stessa. Vivace e prorompente il 18 novembre giunge al Teatro Gentile la compagnia veneta Stivalaccio Teatro, con Romeo e Giulietta. L’amore è Saltimbanco. In scena Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello, anche regista, giocano con sapienza con i diversi registri e con l’improvvisazione, trasformando la commedia sul palco in materia viva e coinvolgente. Dopo il grande successo di pubblico e critica e i ripetuti sold out, Il Marchese del Grillo, per la regia di Massimo Romeo Piparo e con il travolgente talento di Max Giusti, giunge a Fabriano il 5 e 6 dicembre in prima regionale. La commedia musicale tratta dalla sceneggiatura del film cult di Mario Monicelli, con il nuovo adattamento scritto da Massimo Romeo Piparo e Gianni Clementi, è un mix vincente di ironia e sarcasmo, con le musiche originali composte da Emanuele Friello e con un grande cast di oltre 30 artisti. La seconda residenza di riallestimento vede protagonisti al Gentile Glauco Mauri e Roberto Sturno, vette del teatro di ogni tempo che affrontano per la prima volta Thomas Bernhard il 21 gennaio con Il riformatore del mondo e Minetti, ritratto di un artista da vecchio nel progetto Interno Bernhard, con la regia di Andrea Baracco. Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale il 2 febbraio con l’adattamento di Perfetti Sconosciuti, una brillante commedia con Paolo Calabresi e altri 6 attori sull’amicizia, campione d’incassi al cinema, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”. Il 28 febbraio il palcoscenico del Gentile accoglie Edipo re. Una favola nera del Teatro dell’Elfo, un viaggio visionario e musicale in compagnia di Edipo, “colui che sogna i sogni profondi”. Dopo gli spettacoli dedicati a Lewis Carroll ed Edgar Allan Poe, Ferdinando Bruni e Francesco Frongia continuano la loro ricerca di segni perturbanti, questa volta aiutati dalla genialità di Antonio Marras, che firma i costumi-scultura e dalla presenza in scena, accanto allo stesso Ferdinando Bruni, di Edoardo Barbone, Mauro Lamantia e Valentino Mannias. Ancora una residenza di riallestimento con l’amatissimo Arturo Brachetti che porta in scena il 9 marzo Solo. The Legend of quick-change, un vero e proprio assolo con al centro il trasformismo che lo ha reso celebre in tutto il mondo. La stagione in abbonamento volge al termine il 19 marzo con Ettore Bassi e Trappola per topi di Agatha Christie, regia di Giorgio Gallione. Infine, la stagione del Teatro Gentile si impreziosisce il 14 dicembre di un grande classico delle feste, Lo Schiaccianoci coreografia di Marius Petipa danzata dagli eccellenti ballerini del Balletto Teatro dell’Opera Nazionale della Romania, proposto fuori abbonamento e realizzato con il patrocinio del Ministero della Cultura Rumena.