Jesi-Fabriano

Stalking al vicino con telefonate a raffica ma era il numero sbagliato

A processo un ultra 50enne della Vallesina. Avrebbe preso il numero dall'elenco del telefono che però conteneva un errore. Contestate più di 300 chiamate, in tre mesi, la media di 4 al giorno, ad una abitazione dove risiede una famiglia che nemmeno lo conosce

Il tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona

ANCONA – Quattro chiamate al giorno, al numero di casa, andate avanti per tre mesi. Quando rispondeva qualcuno rimaneva in silenzio, facendo sospiri e solo in due occasioni avrebbe lasciato dei messaggi in segreteria, senza senso. C’è voluta una denuncia ai carabinieri e poi il rinvio a giudizio per stalking per capire, alla fine, che il presunto responsabile delle telefonate aveva sbagliato numero di telefono, abitazione e anche vicino. Questo però non è bastato per farlo finire a processo per stalking. Ieri l’udienza davanti al gup del tribunale di Ancona. L’uomo, un ultra 50enne della Vallesina, sarebbe responsabile di 347 telefonate a casa di una famiglia che nemmeno lo conosce. Sarebbe stato lui stesso, quando ha ricevuto la denuncia, a capire che aveva fatto le chiamate al numero sbagliato perché non conosceva quella famiglia. Stando alla tesi sostenuta dalla difesa, l’imputato avrebbe cercato il numero di telefono sull’elenco telefonico. Al nome e cognome che lui pensava fossero della vittima da colpire in realtà sembra corrispondesse un numero di telefono di una abitazione completamente differente e addirittura in un altro comune rispetto a quello di residenza dell’imputato. Eppure, stando all’accusa sostenuta dalla procura, l’uomo avrebbe fatto le oltre 300 telefonate con il cellulare che ha una scheda intestata a lui, nell’abitazione della famiglia ignara di tutto e che si era spaventata al punto di rivolgersi ai carabinieri. Le telefonate si sono susseguite a fine estate 2016 e sono continuate fino a novembre dello stesso anno. Dalle indagini si è risaliti al numero di cellulare con tutti i tabulati e i relativi messaggi vocali lasciati alla segreteria del numero. Individuato il proprietario della sim card è partita la denuncia per stalking che ora finirà a processo. L’udienza è fissata ad ottobre del prossimo anno.