JESI – Nasce da una start up di Jesi, la Limcar S.r.l., la prima mini car elettrica a ricarica solare interamente Made in Italy, guidabile dai 14 anni di età. ElettraCity, questo è il nome del quadriciclo che può ospitare 2 passeggeri, ha una velocità max di 45km/h, con un pannello fotovoltaico sul tetto permette l’incremento massimo del 30% dell’autonomia base del veicolo. Un veicolo che nasce come soluzione semplice ed ecologica per la mobilità urbana: è piccolo, maneggevole ed economicamente accessibile; consente di circolare agevolmente nei centri storici e nelle ztl, non teme blocchi del traffico per inquinamento ed è una valida alternativa al mezzo pubblico viste le limitazioni legate alle misure anti-Covid.
Per ora è solo un prototipo, ma se la campagna di crowdfunding avviata sulla piattaforma on line www.opstart.it raggiungerà l’obiettivo (raccogliere almeno 40mila euro) Limcar potrà metterla in produzione. La campagna è iniziata il 15 ottobre e si concluderà il 15 dicembre, e ad oggi la raccolta di capitali ha già superato il 50% dell’obiettivo minimo.
Sede legale in Piazzale Ciabotti, sede operativa in via Silone, la Limcar è una start up spin-off della Green Vehicles S.r.l., società che opera nel campo della progettazione, produzione e di soluzioni ingegneristiche per veicoli elettrici. Limcar cura internamente la progettazione, industrializzazione e commercializzazione del quadriciclo ElettraCity, mentre le fasi di assemblaggio coinvolgono diverse realtà del territorio; l’azienda ha già realizzato un prototipo funzionante del veicolo, attualmente in fase di omologazione stradale come quadriciclo leggero L6e.
«La disponibilità dei veicoli elettrici attuali – dice l’ingegner Lodovico Basilici Menini, giovane socio fondatore di Limcar e responsabile engineering del veicolo – si basa principalmente su autovetture dalle dimensioni non adatte ai centri cittadini e con grandi batterie che non consentono di abbatterne i costi di acquisto. Con ElettraCity abbiamo realizzato un veicolo di dimensioni ridotte, con batterie estraibili e sistemi di ricarica capaci di ridurre i costi d’acquisto. Una filosofia di mobilità elettrica diversa, che comincia dai piccoli spostamenti ed è accessibile a tutti».
La ricarica solare, aggiunge, integra l’energia fornita dalla rete elettrica: «Quando ricarichiamo alla colonnina utilizziamo energia che proviene ancora in larga parte da fonti fossili. ElettraCity riduce anche questo impatto, grazie al pannello fotovoltaico integrato al mezzo che fornisce un’autonomia supplementare gratuita fino al 30% della carica totale».
Limcar cura internamente progettazione, industrializzazione e commercializzazione, mentre le fasi di assemblaggio coinvolgono diverse realtà del territorio; l’azienda ha già realizzato un prototipo funzionante del veicolo, attualmente in fase di omologazione stradale come quadriciclo leggero L6e. Proprio per avviare l’industrializzazione, Limcar ha lanciato una campagna di “equity crowdfunding”, un nuovo strumento che fa incontrare idee imprenditoriali ad alto potenziale ed investitori grazie a portali online autorizzati da Consob.
Il veicolo raggiunge la velocità di 45 km/h (limite definito per legge), ha un’autonomia che va dai 60 ai 200 chilometri (viste le possibilità di personalizzazione) ed è alimentata da batterie al litio di proprietà e non a noleggio. Ha ottenuto il brevetto di “veicolo elettrico dal design innovativo dotato di battery management system (BMS), nonché di dispositivi che ne integrano un elevato contenuto tecnologico”; tra questi, le batterie estraibili utili per un cambio rapido di batteria senza attendere i tempi della ricarica da colonnina e la App per visualizzare la posizione del veicolo e monitorare i parametri principali di funzionamento. Il quadriciclo si rivolgerà soprattutto ai privati, ma anche a pubbliche amministrazioni, società di car sharing e strutture turistico-ricettive, per le quali è stato progettato un modello ad hoc.
Il business plan prevede l’ingresso nel mercato italiano con distributori attrezzati per la manutenzione e l’assistenza, per poi allargare la rete commerciale ed entrare nel mercato europeo. Un piano di sviluppo che guarda ad un settore in forte crescita, quello della eco-sostenibilità.