JESI – «Una pagina nerissima per la nostra città». Così il sindaco Massimo Bacci ha definito la società di trasformazione urbana Campo Boario (Stu Campo Boario), costituita dall’ex giunta Belcecchi per riqualificare il quartiere di San Giuseppe. Ieri, il consiglio comunale ha approvato la messa in liquidazione della medesima società.
«Una delle pagine più nere di chi ci ha preceduto – il commento del sindaco Bacci – Si è avviata una società di trasformazione urbana in piena crisi edilizia, prevedendo investimenti per complessivi 50 milioni di euro. Si sono spese ingenti risorse pubbliche. Abbiamo pertanto fronteggiato una situazione difficilissima per evitare che tale società perdesse ulteriormente risorse. Senza due leggi di stabilità degli anni scorsi sarebbe stato un bagno di sangue, anche peggiore di quanto è purtroppo stato. Sono state dilapidate risorse per oltre 1,5 milioni di euro. E ricordo a tutti che per autofinanziare l’attività della Stu è stata ceduta all’Erap l’area dove sorgerà la cosiddetta torre, in fase di costruzione. Una pagina nerissima per Jesi, insomma».
Parcheggi interrati, appartamenti ed uffici, percorsi ciclopedonali, parchi e grandi piazze per ospitare eventi. È quanto prevedeva l’ambizioso piano di recupero che la società di trasformazione urbana, costituita ormai dodici anni fa, avrebbe dovuto ultimare nel giro di sei o sette anni, ristrutturando completamente ventidue ettari di città a ridosso del campo Boario, compresi nei quartieri di San Giuseppe e del Prato.