CUPRAMONTANA – Tutta colpa della suocera. Lei va al carcere per una visita al marito detenuto e porta con sé la droga, gli investigatori insospettiti perquisiscono casa e trovano 2 kg di hashish. In manette pure il genero, un netturbino 34enne di origini campane (D. P.), padre di due bambini. L’uomo è stato arrestato mercoledì 7 febbraio dai carabinieri di Cupramontana: nella sua abitazione sono stati rinvenuti 2 panetti di hashish per un totale di 1,8 chili e 58 grammi di cocaina, dei bilancini di precisione oltre alle agende con numeri e cifre occultati in una dispensa e nel cassetto dei colori del figlio di 6 anni.
La droga e il materiale sono stati sequestrati, sebbene il 34enne abbia sostenuto che quello stupefacente non era suo, ma di una persona al di fuori del suo nucleo familiare. Al giovane papà i carabinieri sono arrivati dopo che la suocera era stata trovata con la droga nascosta nelle parti intime a seguito di una perquisizione mentre entrava nel carcere di Viterbo, dove è detenuto il marito, Salvatore Fontana, ex superlatitante arrestato in Spagna nel novembre 2023 per traffico di droga. Fontana sta scontando 8 anni di reclusione. La moglie era andata a trovarlo insieme alla figlia (risultata pulita): scoperta la cocaina, è stata arrestata e rinchiusa nel carcere di Civitavecchia. Subito il personale del carcere ha trasmesso l’informativa ai carabinieri delle Marche. Così sono scattati i controlli nell’abitazione di Cupramontana che la figlia dei due coniugi arrestati condivide con il compagno. E se il 34enne si è mostrato collaborativo consegnando spontaneamente 3 grammi di hashish e dichiarando che erano per uso personale, da quella prima perquisizione non è emerso null’altro. A casa della suocera – di cui il genero aveva una copia delle chiavi – sono stati invece trovati 6 cellulari, un quaderno con nomi, numeri dei clienti e cifre della droga venduta, 3 bilancini di precisione, 2 macchine sottovuoto e chiavette Usb: tutto sotto sequestro. A quel punto, nel tardo pomeriggio di mercoledì i militari sono tornati a casa del papà-netturbino e stavolta la perquisizione ha dato esito positivo: dall’armadio sono spuntati i due panetti di hashish e la cocaina. Arrestato, ieri 8 febbraio il giovane è comparso davanti al giudice del tribunale. Il pm titolare del fascicolo, Marco Pucilli, aveva chiesto l’applicazione della misura cautelare del carcere, ma l’avvocato difensore Francesca Petruzzo ha evidenziato l’atteggiamento collaborativo del giovane nel consegnare ai carabinieri la droga nella sua disponibilità, rimarcando inoltre che l’ingente quantitativo trovato non gli appartenesse e che fosse stato messo lì da terzi. Il giudice ha convalidato l’arresto, collocandolo ai domiciliari con permesso di uscita solo negli orari di lavoro. Il processo inizierà il 9 maggio.