JESI – Sessantasei atleti, diciannove in più della prima esperienza dell’anno scorso, fra i 7 e i 30 anni, da un pò tutta Italia. E due leggende del taekwondo ad allenarli nel corso di questa settimana nella palestra allestita al PalaTriccoli: l’azzurro Carlo Molfetta, oro olimpico ai Giochi di Londra 2012, e lo statunitense Steven Lopez, due ori e un bronzo alle Olimpiadi e cinque titoli iridati consecutivi in bacheca. Numeri e nomi che confermano il successo del secondo Camp di taekwondo (da domenica 27 agosto a sabato 2 settembre) organizzato dallo stesso Molfetta a Jesi, dopo l’esperienza pilota del 2016. E che chiudono il cerchio di una estate 2017 che, sulla scia dell’intuizione avuta da Daniele Crognaletti di Esitur proprio all’indomani di Londra 2012, aveva già visto il PalaTriccoli fare il pieno con la scherma, grazie ai campioni della Nazionale azzurra e del Club Scherma Jesi, e con la ginnastica, per il terzo anno con Jury Chechi.
«Risposta positiva e trend in crescita: finché questo sarà il quadro, continueremo ad andare avanti con i Camp- spiega Molfetta fra un autografo e l’altro ai partecipanti- d’altro canto ogni iniziativa per riuscire ha bisogno costante di investire e migliorare. Per questo penso di provare a portare ogni anno un nuovo campione internazionale per partecipare al Camp. Mentre Steven Lopez, un vero e proprio mito della nostra disciplina, mi ha già dato la disponibilità a continuare a esserci. Per fortuna ho buoni rapporti con quasi tutti i grandi al mondo di questo sport. E un Camp come questo, con stelle che vengono dal resto del mondo, è in pratica un unico nel panorama italiano».
Dopo una settimana di fatiche abbinate al divertimento, domani il Camp si chiude idealmente con una giornata dedicata a tornei e combattimenti. Sabato i saluti. «Per la prossima edizione – spiega Molfetta– penso già di mettere a disposizione dei partecipanti la presenza di un posturologo, oltre a un preparatore atletico. E vorrei anche inserire la figura di uno psicologo sportivo, per aiutare atleti e atlete e affrontare le diverse sfumature di questa disciplina».
Soddisfatto Daniele Crognaletti di Esitur, ideatore e anima dei Camp sportivi in città: «Quest’anno siamo cresciuti ancora in tutte e tre le specialità: scherma, ginnastica, taekwondo. Un +54% complessivo di partecipanti. E c’è già chi, anche senza sapere le date, si è messo in lista e iscritto per il prossimo anno. Siamo contenti di riuscire a portare in questo modo lavoro e valore sul territorio». Possibili novità in programma? «Dal punto di vista dei Camp, gli spazi di tempo che è possibile avere a disposizione sono oramai quasi esauriti. Possiamo forse pensare a un raddoppio sul fronte ginnastica, con una seconda settimana di presenza di Chechi, ma per il resto non possiamo sottrarre il palas alle altre attività che vi si svolgono ordinariamente. Piuttosto, oltre che nello sport dove siamo a buon punto, è nella cultura con la nuova offerta rappresentata dal Museo Federico II che dobbiamo cominciare a lavorare forte e bene».