Jesi-Fabriano

Tassa di Soggiorno a Jesi, La Cna storce il naso

L'associazione di categoria non condivide del tutto l'introduzione della tariffa per i pernottamenti dal prossimo 1 Aprile, ma nel contempo lancia diverse proposte per migliorare l'accoglienza turistica

Andrea Riccardi, segretario della Cna Jesi-Fabriano
Andrea Riccardi, segretario della Cna Jesi-Fabriano

JESI –  Tassa di soggiorno, dal prossimo 1 aprile si paga. Lunedì prossimo, 18 dicembre, il consiglio comunale approverà il regolamento per l’introduzione della tariffa, differenziata in base alle strutture ricettive. (Leggi l’articolo)

Una decisione che la Cna non vede di buon occhio. «Pur ritenendo che l’imposta di soggiorno sia un ulteriore appesantimento per imprese e cittadini – afferma  il segretario dell’associazione di categoria, Andrea Riccardi – abbiamo avanzato al Sindaco Massimo Bacci alcune richieste e proposte per migliorare l’accoglienza turistica della città, tra le quali quella di estendere l’esenzione al pagamento dell’imposta a tutti i giovani con meno di 25 anni, italiani e stranieri, in modo da incentivare un turismo giovane e, magari, consentire loro, come succede in molte città europee, di entrare gratuitamente nel circuito museale cittadino. Chiediamo inoltre l’estensione dell’esenzione anche ai lavoratori che, come gli agenti e rappresentanti, devono soggiornare in città per lavoro».

Oltre agli esoneri, il segretario della Cna di Jesi e la presidenza chiedono «che la burocrazia sia alleggerita e semplificata, prendendo come spunto i modelli adottati dai comuni più virtuosi, e di investire i ricavi di questa imposta in maniera strutturale, in modo da favorire l’accoglienza turistica».

Tra le proposte, un sito internet con percorsi condivisi con agli altri Comuni dell’entroterra e dell’area montana: informazioni in lingua, coinvolgimento dei Comuni gemellati attraverso convenzioni e promozioni reciproche.