Jesi-Fabriano

Teatro Moriconi, in due in corsa per i lavori per restituirlo alla città di Jesi

Il contenitore culturale di piazza Federico II è chiuso da 4 anni, appalto da 428 mila euro per l'adeguamento alle norme di prevenzione incendi e agli standard di sicurezza

L'interno del Teatro Moriconi

JESI – Due le offerte pervenute alla scadenza del bando per vedersi affidato l’appalto dei lavori di adeguamento alle norme di prevenzione incendi e adeguamento agli standard di sicurezza del Teatro Moriconi di Piazza Federico II. Una operazione da poco meno di 428mila euro per 6 mesi di cantiere previsti e riaprire finalmente al pubblico un contenitore culturale chiuso dal 2018.

Si conta di poter partire con i lavori entro l’anno. Il progetto ha tenuto conto delle indicazioni della Fondazione Pergolesi Spontini, che poi gestirà il teatro: sala spettacoli, sala prove e, grazie a ulteriori interventi di ottimizzazione acustica e impianto di video proiezione, altre finalità. L’ambizione è di farlo diventare «una innovativa Casa della Musica, spazio poliedrico e multifunzionale» è stato spiegato. La progettazione ha tenuto conto anche dei pareri della Soprintendenza.

Le risorse derivano dal residuo del lascito testamentario di Cassio Morosetti con cui si è proceduto, come voluto dal vignettista scomparso a Milano nel 2020, allo spostamento in piazza della Repubblica della fontana dei leoni.

Per Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini: «La riapertura dell’intero complesso, oltre a rendere nuovamente fruibile uno spazio adibito a pubblico spettacolo per opera, musica da camera, prosa, teatro ragazzi, danza, teatro contemporaneo, intende ampliarne le possibilità di uso rispetto al passato, ad esempio per la musica leggera, jazz, folk e pop, che va opportunamente amplificata. Lo spazio potrà essere utilizzato in modalità nuove, come quelle richieste ad esempio dal teatro di ricerca, che spesso si produce in location diverse dalle strutture tradizionali all’italiana dei teatri come il Pergolesi».