JESI – «Una pietra miliare per la medicina in Vallesina». È la proposta del Rotary Club di Jesi, che ieri sera – 5 ottobre – l’ha presentata e illustrata nella sala ex II Circoscrizione di via San Francesco ai medici di medicina generale del territorio, convocati dal loro coordinatore e co-proponente del progetto, il dottor Guglielmo Cherubini, in collaborazione e col patrocinio del Comune di Jesi. Al centro dell’appuntamento, l’avvio di un sistema diffuso di utilizzo della Telemedicina.
All’introduzione dell’innovativo sistema di controllo e monitoraggio a distanza dei pazienti, il Club jesino, guidato dal cardiochirurgo Marco Pozzi, sta lavorando. «Un progetto ambizioso – si spiega che potrebbe rivoluzionare l’assistenza, con facilmente intuibili benefici, soprattutto alla luce delle problematiche emerse con la pandemia. Basti pensare alle positive ricadute date dalla possibilità di seguire dal proprio studio i pazienti, senza esporsi ed esporli ai rischi di uno spostamento ed introducendo un miglioramento del monitoraggio clinico, rispetto a quanto è attualmente possibile». Nonostante le limitazioni imposte dal Covid, buona l’affluenza in sala, dove diversi medici si sono dichiarati intenzionati a testare il sistema.
Sarà a questo punto il Rotary, per il tramite del presidente Pozzi, a stringere i necessari accordi con l’azienda produttrice del software, che verrà dato in uso gratuito ai medici aderenti. Si comincerà a rodarne le potenzialità sui device più semplici, ma anche più immediatamente utili, quali gli apparecchi per la misurazione della pressione, della temperatura e, soprattutto e per l’appunto, i saturimetri, fondamentali per la diagnosi dei sintomi connessi all’evolversi del Covid.
Da principio, i medici aderenti proveranno il software su un numero limitato di pazienti appositamente individuati, per poi coinvolgerne altri: da quelli cronici agli ospiti delle strutture residenziali, già assistiti dal personale interno. Oltre al Comune di Jesi, che ha dato subito sostegno al progetto e in rappresentanza del quale è intervenuta l’assessora Maria Luisa Quaglieri, anche lo Iom di Jesi e Vallesina ha deciso di aderire, fornendo i saturimetri a sua disposizione. Infatti, tra i pazienti che potrebbero beneficiare di questa assistenza a distanza ed in tempo reale ci saranno anche quelli oncologici.
Molto importante anche il contributo della Confindustria che, tramite il Presidente Pierluigi Bocchini, ha raccolto in pochissimo tempo una cifra significativa per sostenere il progetto. Soddisfatto il presidente del Rotary Club di Jesi Marco Pozzi, che da anni si occupa della telemedicina e che ha fatto della telemedicina uno dei progetti più importanti del suo mandato.