JESI – Partono i lavori del palazzo Erap di via Tessitori. Da lunedì 15 ottobre, divieto di transito e di sosta nel parcheggio pubblico in fondo a via dei Mugnai, dove sorgeranno i 30 appartamenti destinati alla locazione primaria a canone moderato.
Ruspe in azione, insomma, dopo le tante polemiche che hanno contrapposto maggioranza e opposizione. L’attuale amministrazione ha sempre sottolineato di aver ereditato il progetto dai predecessori e di non poter più tornare indietro. «Diamo corso – ha evidenziato in più occasioni il sindaco Massimo Bacci – ad una scelta decisa nella precedente legislatura che prevede la realizzazione di un edificio speculare a quello esistente. Sarà realizzato dall’Erap che ha acquistato a suo tempo l’area e che beneficia per questo intervento di un contributo regionale di quasi 2 milioni di euro». Si tratta, stando al progetto, di un immobile all’avanguardia sotto il profilo architettonico e costruito secondo i moderni criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, con 30 appartamenti, un piano terra destinato a servizi pubblici a beneficio dei residenti del quartiere ed un ampio parcheggio interrato.
Ammonta a circa 53 mila euro, invece, il progetto esecutivo di riqualificazione dell’area pubblica adiacente all’immobile da edificare. L’amministrazione ha infatti chiesto all’Erap di ricavare fin da subito nuovi spazi di sosta in considerazione del fatto che la costruzione dell’edificio comporterà la rimozione di quelli attualmente esistenti.«L’area di sedime dell’immobile di imminente realizzazione è attualmente utilizzata come parcheggio pubblico dai residenti della zona nonché dagli utenti dei servizi presenti nell’ambito del quartiere – ha avuto modo di spiegare la Giunta Bacci -. Non appena inizieranno i lavori l’area si troverà sguarnita di parcheggi con conseguente disagio per la cittadinanza. Si reputa pertanto opportuno, prima dell’inizio dei lavori di costruzione dell’edificio in questione, realizzare un primo stralcio di sistemazioni esterne così da ricavare nuovi spazi di sosta prima di occupare quelli attualmente disponibili».