FABRIANO – Trend in peggioramento per la qualità dell’aria a Fabriano. Nel primo semestre del 2024 sono ben 8. Un dato preoccupante se si considera come siano state 11 complessivamente le giornate oltre il limite massimo consentito fissato a 50 ug/mc registrati dalla centralina dell’Arpam posizionata nella città della carta nel corso del 2022. C’è da evidenziare, inoltre, che in molte giornate il limite è stato pericolosamente avvicinato, ma senza il suo superamento ufficiale di un soffio.
I dati
A gennaio 2024, l’aria che si è respirata a Fabriano è stata in miglioramento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, infatti non si è registrato nessun sforamento, nel 2023 invece si erano registrati 3 sforamenti. A febbraio 2024 un netto peggioramento con ben 3 superamenti del limite, contro l’uno solo del 2023. La centralina ha accertato valori oltre il limite il primo febbraio e poi il 18 e 19 del mese, con una punta massima di 89 ug/mc. Trend negativo che è proseguito nel mese di marzo scorso con altri due sforamenti, con dati eccezionali. Infatti, il 30 marzo la centralina dell’Arpam ha rilevato un dato di 161 ug/mc e il giorno successivo di 145 ug/mc, in entrambi i casi tre volte il dato massimo consentito di PM10 nell’aria. Nel 2023, nessuno sforamento. Ad aprile 2024, un altro superamento del limite, il primo del mese, dunque il terzo giorno consecutivo si sforamento a Fabriano considerati gli ultimi due giorni di marzo, con un valore di 126 ug/mc, più del doppio del limite massimo consentito dall’attuale normativa in vigore. Nel 2023, non si erano registrati sforamenti da PM10 in città. Il primo semestre di quest’anno si è chiuso con zero superamenti del limite a maggio, in linea con lo scorso anno. Mentre a giugno, si è registrato l’ottavo sforamento del 2024, esattamente il 21 con un dato pari a 51 ug/mc, esattamente in linea con il 2023, anche l’anno scorso infatti si registrò un unico superamento del limite della concentrazione di PM10 nell’aria di Fabriano. A conti fatti, dunque, nei primi sei mesi di quest’anno sono già 8 le giornate oltre il limite, 5 nel 2023 che al 31 dicembre ha portato a un risultato finale di 10 giornate complessivamente oltre il limite.
Regione
Primo semestre del 2024 con molte giornate di superamento del limite di PM10 rilevati dalle 17 centraline dell’Arpam posizionate in Regione. In molti casi, si è già oltre il numero complessivo di sforamenti registrato nell’interno 2023. «Non è un peggioramento della qualità dell’aria in generale per le Marche, ma abbiamo certamente un trend in ascesa, fermo restando che i mesi difficile sono alle spalle», commentano dall’Arpam. «Non è facile fare un confronto semestrale con un report annuale. Ma certamente, si sta assistendo a un numero maggiore di giornate oltre il limite consentito per legge di presenza di PM10 fissato a 50 ug/mc», proseguono da Arpam. Siamo ancora distanti dalle 35 giornate annue di sforamenti, oltre le quali occorrerebbe prendere delle contromisure. «Si sono registrate situazioni particolari a livello nazionale come tra fine marzo e inizio aprile, quando si è registrato il fenomeno del trasporto sahariano che hanno fatto innalzare la concentrazione, toccando livelli di 140/150 ug/mc. Un fenomeno naturale che ha questa conseguenza». Nessun allarmismo, «visto che il periodo difficile è alle spalle e ci sarà una pausa nei mesi estivi. Ma certo – concludono da Arpam – occorre verificare quali saranno i fattori meteoclimatici il prossimo autunno».