FABRIANO – Presentato oggi, 14 settembre, il progetto dell’Ambulatorio sociale a Fabriano. Il progetto nasce dall’incontro tra alcuni sanitari accumunati dall’intento di offrire la loro professionalità e il loro tempo: Croce rossa italiana comitato di Fabriano, Caritas diocesi Fabriano-Matelica e Ambito territoriale sociale 10, finanziato dalla Regione Marche. Il tutto per istituire un Ambulatorio sociale dove prestare un servizio alle fasce deboli della popolazione e fornire informazioni sulla tutela e sulla promozione della salute, imprescindibili per qualunque possibile miglioramento delle condizioni di vita delle persone. All’interno della struttura della sede della Croce rossa italiana, sezione di Fabriano, in via Brodolini, i volontari effettueranno visite ambulatoriali inerenti le specialità mediche: Cardiologia, chirurgia generale, dermatologia, ecografia, endocrinologia, fisiatria, ginecologia, nefrologia, neurologia, ortopedia, otorino, pediatria, psicologia, urologia.
L’Ambulatorio sociale
L’accesso all’Ambulatorio sociale verrà su proposta dei centri d’ascolto della Caritas diocesana Fabriano-Matelica, dell’Ambito territoriale sociale 10 e dei medici di medicina generale, soggetti privilegiati per la relazione con gli indigenti e la valutazione dei loro bisogni primari e di salute. L’Ambulatorio sociale offre il suo servizio solo a persone o famiglie prese in carico dall’Ambito territoriale sociale 10 e/o centro Caritas diocesana Fabriano-Matelica; Isee Caritas (stabilito a livello nazionale) = 9.360 euro e/o assegno di inclusione; nessuna esenzione per la patologia per la quale richiede il servizio all’Ambulatorio sociale.
Il progetto Ambulatorio sociale prevede la collaborazione dei medici di medicina generale i quali forniscono assistenza di primo livello, vigilano sullo stato di salute complessivo dei pazienti nell’arco di tutta la loro vita promuovendo la salute, prevenendo le malattie e/o fornendo terapie, curando gli individui nel contesto della loro famiglia, della loro comunità e cultura. I medici di medicina generale saranno interlocutori nella gestione degli accessi all’Ambulatorio sociale; collaboreranno con il team medici centro di ascolto Caritas diocesana e dell’Ambito territoriale sociale 10 e con i medici specialisti: sarà, infatti, loro inviato il referto della prestazione specialistica.