Molte città dedicano un dolce omaggio ai personaggi celebri che vi sono nati, pensiamo ad esempio alle famosissime “palle di Mozart” di Salisburgo, o ai cioccolatini leopardiani di Recanati. Jesi non è da meno e nell’anno delle celebrazioni federiciane, ecco arrivare in tutta la sua regalità il dolce a forma di corona che celebra dedicato al grande imperatore Stupor Mundi. Lo ha inventato, e non poteva che essere così, la Pasticceria Zoppi, l’eccellenza jesina nel settore dolciario.
Il Dolce di Federico II ha fatto il suo debutto in società nella cena offerta – lo scorso ottobre – a sponsor e autorità a margine dello spettacolo “Il volo dell’aquila” diretto da Franco Dragone, che ha aperto il Festival Pergolesi Spontini. Un contesto elegante e un’occasione speciale per lanciare in grande stile quello che può diventare un nuovo biglietto da visita di Jesi nel mondo.
Ma come è fatto questo dolce? E come nasce l’idea? Ce lo ha spiegato Armando Zoppi, storico titolare della pasticceria di via San Francesco.
«Si tratta di un dolce alla ricerca dei sapori antichi: con una base di frolla, un sottile strato di confettura di albicocche sul quale viene adagiato un impasto montato arricchito di mandorle e noci. Ha una forma di ciambella ed è caratterizzato da una sagoma che riproduce la corona imperiale. E’ un dolce secco, che si mantiene a lungo fuori frigo, un po’ sullo stile dei cantucci o del panforte di Siena. Proprio per questo è particolarmente adatto come regalo o come souvenir della nostra città».
L’idea viene da lontano, tutto nasce da un altro grande simbolo di Jesi, San Floriano: «Anni fa, in occasione della fiera di Waiblingen, ci era stato proposto di inviare il dolce che avevamo lanciato al Palio di San Floriano. L’iniziativa aveva avuto successo e in particolare il dolce è stato apprezzato da Fabio Galeazzi, figlio del mitico ristoratore e docente dell’Alberghiero, e dal geometra Giorgio Genangeli, podestà del Palio di San Floriano e grande appassionato di storia e di Federico II. Quest’anno, vista l’importanza degli eventi che riguarderanno lo Stupor Mundi, si è pensato di modificare in parte quel dolce, conservandone l’idea di base, e confezionarlo in modo da legarlo indissolubilmente all’imperatore. Ecco dunque l’idea della corona».
Buone le premesse e buona la prima: il dolce ha conquistato i commensali vip presenti alla cena di gala alla ex Enoteca Regionale: «Abbiamo ricevuto pareri positivi – racconta Armando Zoppi – in particolare il presidente dell’IMT Alberto Mazzoni mi ha accennato alcune idee per promuoverne la diffusione».
È possibile prenotare e acquistare il dolce presso la Pasticceria Zoppi. Per dare ad un fine pasto o a un ricevimento un tocco da re. Anzi da imperatore.