JESI – «In assenza di un portavoce eletto, nessuno ha il diritto di utilizzare il logo e il nome del Movimento 5 Stelle». La deputata pentastellata, Donatella Agostinelli mette in riga i colleghi jesini del movimento. La sua presa di posizione, che arriva all’indomani di un botta e risposta interno al M5S locale a seguito delle dimissioni da consigliere comunale del candidato sindaco, Luca Bertini, è lapidaria. E apre a nuovi scenari. Non si esclude, a questo punto, che la componente della Commissione Giustizia della Camera chieda ufficialmente la revoca del simbolo al gruppo jesino.
«Risulta che sia stato inviato ai mezzi di informazione un comunicato a nome del MoVimento 5 Stelle Jesi senza alcuna firma di nominativo autorizzato ad utilizzare il simbolo del M5S, secondo le regole del MoVimento Stesso, pertanto, del tutto anonimo – spiega la parlamentare -. La questione assume un aspetto ancora più inquietante se si considera che al momento non esiste alcun nominativo autorizzato a parlare a nome del M5S di Jesi, essendosi dimesso Luca Bertini, l’unico portavoce eletto, e non essendo ancora convalidata in consiglio comunale la nomina del suo sostituto (Claudia Lancioni ndr.). Si utilizza meschinamente ed impropriamente il simbolo del M5S per attaccare la sottoscritta. In assenza di risposte il comunicato è da considerarsi, ripeto del tutto anonimo, privo di valenza politica ufficiale e non avrà da parte mia alcuna replica, se non la dovuta segnalazione al Collegio dei Probiviri, oltre che alla valutazione di ogni altro atto a tutela del nome del MoVimento 5 Stelle».
È sempre la deputata a cinque stelle a chiarire i regolamenti interni: «I diritti di utilizzare il logo ufficiale e il nome del Movimento stesso – specifica la Agostinelli – lo hanno solo la lista certificata per la durata della campagna elettorale e solo il Portavoce eletto e ciò fintanto sia ancora in carica. Solo i comunicati pervenuti prima delle dimissioni di Bertini e da lui firmati pertanto sono ufficiali. Tuttavia, essendosi egli dimesso e non essendogli ancora subentrato ufficialmente nessuno, mancano, al momento, persone legittimate a spendere il logo e il nome del MoVimento per i comunicati. La mail proviene da un account che ha già altre volte utilizzato il logo girando i comunicati di portavoce ma, allo stato, tale logo non può essere utilizzato non essendoci come detto, un rappresentante in carica. Inoltre, detto comunicato, manca di paternità, non essendo firmato da alcuna persona fisica. Ciò appare grave perchè gli iscritti al Movimento 5 Stelle ben conoscono queste regole, e volutamente nessuno ne ha assunto la paternità».