MONTE ROBERTO – La seconda festa dello sport “Sotto il Castello” che ha occupato il fine settimana, si è impreziosita, quest’anno, con la presenza della pluricampionessa olimpica e mondiale di fioretto Valentina Vezzali che ha vestito i panni di madrina dell’evento.
La due giorni, curata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune, ha visto protagoniste almeno una quindicina di associazioni sportive della zona, dal calcio alla danza, al pattinaggio, dal basket al volley, alla scherma e al rugby solo per citarne alcune. Ma c’erano anche lo stand della Croce Rossa e della Protezione Civile, con la presenza pure della Polizia di Stato rappresentata dagli uomini del Commissariato di Jesi accompagnati dal vice questore dirigente Michele Morra.
Ma l’attesa, ovviamente, era per lei, che è stata accolta, domenica pomeriggio, dall’inno nazionale suonato dalla banda di Pianello Vallesina con majorettes al seguito, prima di salire sul palco accompagnata dal sindaco di Monte Roberto, Gabriele Giampaoletti, dal vice, Gabriele Marasca, dall’assessore allo sport, Liviana Pettinelli, dalla figlia del grande e compianto maestro Ezio – «se non ci fosse stato lui non ci sarebbero stati tanti campioni jesini» -, Maria Cristina Triccoli, da Doriana Pigliapoco, istruttrice.
Valentina, a sua volta, era accompagnata dai figli Pietro – «lui vorrebbe diventare Presidente del Consiglio, da grande…» – e Andrea – «lui, invece, potrebbe essere il mio erede sportivo» – e dalla madre, Enrica, alla quale ha dedicato il primo pensiero: «La mia mamma è stata ed è il motore della mia esistenza».
Ricordando di aver appeso il fioretto al chiodo appena lo scorso anno, Valentina ha sottolineato come «non si gioca mai da soli, c’è sempre bisogno di qualcuno che ti stia accanto. Io ho iniziato a 6 anni, quando il maestro Triccoli disse alla mamma che ero pronta dopo avermi appena visto. Lui tirava fuori da tutti le qualità migliori e, se avevi talento, diventavi un campione. Ma ci ha insegnato anche che le avversità vanno superate, nella sconfitta bisogna saper reagire. E lo sport ti presenta sempre un’altra opportunità oltre che a farti organizzare al meglio il tuo tempo».
La Vezzali ha anche puntato il dito – dal suo osservatorio di deputato – sul fatto che «le istituzioni non favoriscono la crescita di tutto il sistema sportivo che, comunque, dà tanto al nostro Paese e che ognuno, di qualsiasi età, ha il diritto di praticare lo sport in strutture adeguate».
Belle le parole nei suoi confronti di Maria Cristina Triccoli, da 26 anni cittadina di Monte Roberto, e alla quale si deve la presenza della Vezzali all’evento.
«Quando l’ho chiamata al telefono – ricorda – non credevo proprio che mi avrebbe rsiposto in modo affermativo. Possibile che venga qui? pensavo. E, invece, il suo è stato un “sì” immediato. Detto con entusiasmo, come lo dicono i bambini. Ecco, le auguro di conservare quel candore, quella tenerezza, quell’entusiasmo che ha e che sono qualità bellissime».
La campionessa, alla fine, si è soffermata con quanti hanno voluto salutarla da vicino e ha fatto anche una visita – con foto – ai colleghi della Polizia.