Hanno gli occhi lucidi di emozione, vedersi dopo tanti mesi di prigionia con lo spettro del Covid che ha strappato alla vita tanti nonnini, spenti da soli in un reparto d’ospedale senza il conforto dei propri cari è stato drammatico. Oggi con la prospettiva di nuove aperture e le vaccinazioni, in Vallesina la situazione nelle Case di riposo è decisamente migliorata. Sono tutte Covid free e ci si sta organizzando per far ripartire le visite dei parenti.
Alla Casa di riposo “Vittorio Emanuele II” di via Gramsci a Jesi i parenti hanno potuto riabbracciare i propri nonnini. Emozionante il ritorno al contatto tra anziani ospiti e parenti dopo lunghi mesi di distanziamento forzato, la riapertura alle visite della Casa di Riposo di Jesi – dove utenti e operatori sono stati tutti vaccinati – è un gran bel segnale per il futuro. Più cauti alla Struttura ed Rsa di Montecarotto, dove i 20 ospiti tutti vaccinati da sabato possono vedere i propri cari, ma ancora con la prudenza di un plexiglass che non consente il contatto. Una forma di tutela che con il passare delle settimane potrebbe venire tolta non appena la situazione generale lo consentirà. A Morro d’Alba il sindaco Enrico Ciarimboli aveva già fatto visita ai 17 ospiti a Pasqua, portando un uovo di cioccolato che aveva un sapore speciale: quello della speranza. La sua presenza infatti, preannunciava l’apertura alle visite. «Sono qui anche oggi – ci dice il sindaco – c’è molta attenzione da parte della coordinatrice e degli operatori, che stanno iniziando a reinserire nuovi ospiti. Inoltre, le visite dei parenti sono consentite con degli accorgimenti: su appuntamento e previo l’esito del tampone all’ingresso. Ma è un ritorno alla normalità».
Alla Fondazione Cesare Gregorini di San Marcello, i 40 ospiti della struttura sono stati tutti vaccinati ma nonostante questo, la prudenza impone di attendere ancora per le visite in presenza: i parenti ad oggi incontrano e vedono i propri cari da una finestra dell’edificio che si affaccia sul giardino della Casa di riposo. Espediente che permette il contatto visivo e uditivo, ma non quello fisico, a tutela dei nonnini.
Alla Fondazione Papa Giovanni Paolo II centro per anziani di Cupramontana, si stanno completando le vaccinazioni dei 58 ospiti. «Dalla scorsa settimana sono permesse le visite ai parenti – spiega la referente – ma dobbiamo ancora tenere delle precauzioni. Pertanto le visite sono consentite su appuntamento. Abbiamo adibito una stanza che prima era magazzino a sala delle visite, munita di una parete divisoria con vetro e microfoni che permette il contatto visivo ma non fisico, sempre con le mascherine. Speriamo che presto anche questa premura possa presto non servire».
Visite protette, su appuntamento, dietro un pannello di plexiglass e muniti di mascherine protettive per tutelare i 47 anziani, tutti vaccinati, ospiti della struttura residenziale per anziani “Opera Pia A.Conti” di Mergo. «Ancora per le visite in presenza è troppo presto – dicono dalla struttura – ci arriveremo, ma per il momento occorre prudenza».