JESI – Mettere in rete con un unico percorso formativo gli operatori dei servizi e delle scuole dell’infanzia dei 21 Comuni aderenti all’Asp Ambito 9 per offrire ai bambini da 0 a 6 anni di questo ampio territorio un agire educativo condiviso, tento conto del particolare periodo che stiamo vivendo con la pandemia. È questo l’obiettivo del tavolo di Coordinamento pedagogico territoriale (Cpt), istituito ufficialmente nei giorni scorsi con la partecipazione del direttore dell’Asp Ambito 9 Franco Pesaresi, la responsabile Barbara Paolinelli e la coordinatrice pedagogica Romina Pulita.
«La numerosa presenza dei coordinatori dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia è stata la dimostrazione di quanto tale Coordinamento possa diventare uno strumento prezioso ed indispensabile al fine di garantire e promuovere la qualificazione, il monitoraggio e la valutazione della qualità dei servizi e delle attività educative per la popolazione 0-6 anni del nostro territorio», spiega in una nota l’ente.
Obiettivo principale sarà quello di lavorare, per l’anno educativo 2021, alla realizzazione di un percorso formativo mirato, continuo e soprattutto rispondente ai bisogni educativi di tutti gli operatori dei servizi e delle scuole dell’infanzia dell’Ambito 9. Il tema che si vorrà approfondire verterà sul nuovo modo di “agire educativo” in concomitanza al difficile e complesso periodo storico e sociale che stiamo vivendo, per costruire una visione d’infanzia ai tempi della pandemia.
Nello specifico gli argomenti che si intendono analizzare sono:
- come garantire la relazione e la socialità dei bambini e la collegialità degli adulti ai tempi della pandemia;
- i legami educativi a distanza e nuove opportunità educative anche dopo la pandemia;
- ripercussioni psicologiche, emotive e sociali nei bambini e negli adulti di riferimento, pensare alla ripartenza;
- prendersi cura di chi prede cura: gestire ed affrontare con efficacia lo stress lavoro-correlato.
«Sappiamo di essere solo all’inizio di un lavoro complesso quanto stimolante per crescere e maturare in una prospettiva comune, condivisa e condivisibile e che possa essere di reale supporto al lavoro educativo di ognuno», spiega l’ente.