Jesi-Fabriano

Jesi, vandali in via Einaudi: la preoccupazione dei residenti

Vetri rotti, resti di bivacchi, giochi danneggiati e schiamazzi notturni. I baby vandali si sono impadroniti del parco e i residenti hanno paura

Vetri rotti e resti di bivacchi in via Einaudi

JESI – Un parco cittadino preso di mira dai vandali. Anzi, dai baby vandali, visto che gli autori di tutti i danneggiamenti e problemi che tolgono il sonno ai residenti sono poco più che ragazzini. La denuncia arriva proprio dai residenti attorno alla zona verde di via Einaudi, quartiere residenziale di Jesi che sorge poco prima dell’ospedale “Carlo Urbani”.

«Davanti ai nostri palazzi si trova un bellissimo parco verde, che purtroppo, soprattutto nei fine settimana, viene massacrato e deturpato da vandali minorenni che non sono nemmeno di queste parti – dicono i residenti –, ragazzini che non rispondono a nessuna regola, né alle lamentele dei cittadini. Non hanno paura delle forze dell’ordine».

Spavaldi, perché minorenni e in branco, si dileguano all’arrivo dei Carabinieri e, come raccontano i residenti, «tornano appena le pattuglie vanno via come se nulla fosse». Un bel branco, addirittura oltre la ventina, che stazionano pomeriggi interi al parco fino a sera inoltrata, urlando, sbraitando e bestemmiando, incuranti di arrecare fastidio a chi magari vuol riposare. «Oltre a bestemmiare continuamente ad alta voce – dicono ancora i residenti -, fumano, vanno coi motorini sul prato, spezzano i rami degli alberi, spaccano bottiglie di vetro, danno fuoco ai cartoni delle pizze, lanciano sassi, hanno rotto il dondolo e cercano di rompere gli altri giochi per bambini».

Un atteggiamento vessatorio e di minaccia che viene avvertito nitidamente da anziani e bambini frequentatori del parco, che alla vista del branco preferiscono andare via impauriti. «C’è chi ha timore di uscire – conclude un altro residente -, si tratta di una violenza psicosociale, sicuramente non sono giustificabili comportamenti del genere, neanche per il fatto che siano minorenni. Proprio ora che si riaprono le porte ad una semilibertà dopo la pandemia, le persone hanno bisogno di stare serene e questi vandali vanno subito richiamati e contenuti o dai loro stessi genitori (che forse ignorano tali comportamenti) o dalle forze dell’ordine».